Roger Zavoli, Unione per la Repubblica, interviene su sanzioni amministrative estere e sul recupero delle somme dovute all’Amministrazione sammarinese.
Fa piacere apprendere dalla stampa che si è riaperto il caso delle sanzioni amministrative estere notificate ai residenti nella Repubblica di San Marino, con qualche consigliere di maggioranza che si è risvegliato sul tema.
Non è una novità, il comune di Rimini spesso si lamenta delle migliaia di sanzioni elevate veicoli con targa RSM. Noi ci lamentiamo delle migliaia di sanzioni amministrative elevate a veicoli con targa estera non pagate.
Ma c’è un punto in questa bagarre estiva che ha anche risvegliato l’associazione dei consumatori.
Chi paga cosa?
Notificare o riscuotere ha un costo?
Nessuno si chiede perché l’Amministrazione sammarinese ha notificato e riscosso gratis sanzioni amministrative estere.
La stessa Amministrazione che chiede soldi per qualsiasi documento o certificato chiesto da cittadini o imprese.
La legge 22 2015 n.189 all’art.43 “Riscossione sanzioni amministrative estere” prevede che:
“La riscossione di sanzioni amministrative in applicazione di convenzioni internazionali è gravata da un diritto amministrativo pari al 10% del valore della sanzione. L’Ufficio del Registro e Conservatoria provvede alla applicazione della presente norma in sede di corresponsione delle somme alla amministrazione estera”.
Leggi il comunicato Di Roger Zavoli, UpR