San Marino. Saccomanni, nuovo ministro economia: esperto caso Delta. L’Informazione di San Marino

San Marino. Saccomanni, nuovo ministro economia: esperto caso Delta. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Nuovo ministro economia
esperto del “caso Delta”
/ Fabrizio Saccomanni conosce bene San Marino e il suo sistema. Ha seguito le vicende della holding bolognese legata a Carisp

Il Titano ha guardato con attenzione la formazione del governo Italiano. Alla fine la compagine di larghe intese è quella che sul Monte si sperava, se si considera che dall’incontro di Pavia in poi l’alleanza di maggioranza sul Titano ha preceduto di qualche mese quella nata adesso in Italia: da un lato l’asse Psd-Dc con Alleanza popolare e Noi sammarinesi, dall’altro l’asse Pd-Pdl con Scelta civica. Insomma, due coalizioni analoghe. Se è ovvio che quando ci sono parecchi punti in comune si dialoga meglio, occorre vedere, però, chi sono gli interlocutori. Chi sono cioè gli uomini del governo Letta. Inevitabile che, nell’immediato, gli occhi del Titano siano puntati sul Ministro delle finanze. E’ il Mef, infatti, che ha il potere di togliere San Marino dalla black-list che sta strozzando l’economia. A questo punto non si può non notare chi Enrico Letta ha chiamato a ricoprire questo incarico. Si tratta di Fabrizio Saccomanni, che da direttore generale di Bankitalia si trasferisce in via XX Settembre. Il suo profilo tracciato in questi giorni lo rappresenta come un uomo che agli occhi dell’Ecofin è una garanzia sul fronte del rigore contabile, ma ha tuttavia un orientamento molto più morbido rispetto al suo predecessore, molto più aperto al sociale, molto più attento alle esigenze della crescita di quanto abbia dimostrato di avere Grilli. Ma questi sono tratti che al Titano interessano relativamente. Fabrizio Saccomanni conosce infatti inevitabilmente bene San Marino. E questo potrebbe essere un bene… oppure no. Conosce il Titano inevitabilmente bene perché Saccomanni è chi, assieme ad altri, ebbe a che fare da vicino, per conto di Bankitalia, con il caso Delta. Fu sua la firma apposta sull’autorizzazione datata 13 agosto del 2007 con la quale autorizzò l’iscrizione del gruppo Delta nell’albo dei gruppi bancari italiani. Fu sempre Saccomanni, che 20 mesi dopo, avviò il procedimento di revoca. Sul caso ci fu pure una interpellanza in parlamento del senatore Lannutti che tirò in ballo Bankitalia parlando di “procedimento di iscrizione anomalo”. Fu secca la replica di Via Nazionale: “Questo è semplicemente falso (…) l’istruttoria è stata curata com’è prassi dalla Vigilanza (all’epoca affidata a Giovanni Castaldi, oggi direttore dell’Uif, che si occupa di antiriciclaggio), è stata quindi sottoposta al Direttorio e approvata (10 agosto 2007) dal Direttore generale Fabrizio Saccomanni”. (…)

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