Sds Righi: “Proteggere il patrimonio economico e culturale di San Marino”
Il Congresso di Stato di San Marino ha approvato un decreto delegato che stabilisce le regole per l’uso delle etichette “Made in San Marino” e “100% Made in San Marino”. Le etichette mirano a sottolineare l’origine, l’unicità e l’eccellenza dei prodotti sammarinesi. Approfondiamo il nuovo strumento a disposizione delle attività economiche. Etichetta “Made in San Marino” L’etichetta “Made in San Marino” viene concessa ai beni che hanno subito l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale all’interno del territorio di San Marino, effettuata da un’azienda sammarinese attrezzata a questo scopo. L’etichetta è applicabile anche quando il processo di produzione coinvolge due o più Paesi o territori. Per ottenere l’etichetta, è necessario presentare un dettagliato documento di produzione, comprensivo di descrizione del prodotto, caratteristiche generali, processi di produzione, materiali utilizzati, luoghi di produzione e processi di trasformazione, all’Ufficio delle Attività Economiche (UAE) per la valutazione. L’uso dell’etichetta viene formalizzato attraverso una Convenzione tra il Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio e il rappresentante legale dell’azienda. È richiesto un canone annuale di €100 per l’uso dell’etichetta. Le norme dettagliate che disciplinano l’uso, il controllo, la sospensione e la revoca dell’etichetta “Made in San Marino” saranno stabilite dal Congresso di Stato (…)
Articolo tratto da La Serenissima