San Marino. Segreteria Istituzionale: VIII Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa

San Marino. Segreteria Istituzionale: VIII Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa

A conclusione dei lavori dell’8 Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa a Reykjavik, i rappresentanti dei Paesi partecipanti hanno elaborato ed adottato una Dichiarazione finale che sintetizza gli aspetti emersi nel corso del dibattito sulla politica nazionale, l’impatto della crisi economica e la possibilità di una collaborazione più stretta in campo culturale.
Evidenziando i valori di libertà, stato di diritto e democrazia che accomunano i Piccoli Stati, i rappresentanti di Andorra, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro e San Marino hanno riconosciuto l’importanza di un confronto costante in materia politica ed economica.
La Dichiarazione finale sottolinea in particolare come tutti gli Stati siano stati colpiti dalla crisi economica, con conseguenze diversificate e complesse a livello economico e sociale ed un aumento dell’attività parlamentare nel settore specifico; esprime preoccupazione per la situazione attuale e le previsioni a breve termine, condividendo altresì l’auspicio di una ripresa economica in Europa. Infine, manifesta interesse per l’iniziativa creata dall’Università dell’Islanda sul Centro di Studi dei Piccoli Stati, rilevando che questo settore rappresenta un contributo importante anche per future collaborazioni in campo accademico.
La Delegazione sammarinese, composta dai Consiglieri Gerardo Giovagnoli (Capo Delegazione) e Alessandro Mancini ha condiviso le recenti fasi della vita istituzionale del Paese, offrendo una panoramica sul lavoro svolto dalla Repubblica per adeguare la propria legislazione agli standard internazionali in materia di trasparenza e cooperazione nonché le nuove normative contro frodi e falsificazioni, riciclaggio e finanziamento al terrorismo e riferendo sulla necessità di una maggiore integrazione con l’Unione Europea sulla quale si esprimerà anche la cittadinanza con la celebrazione del referendum sulla richiesta di adesione. La delegazione ha infine sottolineato la necessità per la Repubblica di rivedere il proprio modello economico, rendendolo più internazionalizzato e trasparente e mantenendo la propria competitività sul mercato.

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