San Marino Oggi: Foschi: “Fa specie notare che chi manifesta il disagio sono persone che hanno avuto un ruolo di primo piano nel partito” /
Oltre a Luca Lazzari, via altri 6 compagni da Sinistra Unita /
I quattro consiglieri rimasti: “sconcertati e amareggiati, restano solo interrogativi”
Un partito decapitato senza più tre dei quattro coordinatori, due funzionari, di cui un consigliere, e due aderenti: all’indomani dello strappo di Luca Lazzari, Sinistra unita fa la conta delle perdite. In un incontro con la stampa, i quattro consiglieri “rimasti”, ovvero il capogruppo Francesca Michelotti, insieme a Ivan Foschi, Augusto Michelotti e Tony Margiotta, spiegano quella che viene definita una questione “intima” del partito. Perchè il consigliere dimissionario “è stato eletto nelle liste di Su – spiega la capogruppo – ed è doveroso spiegare i fatti”. Lazzari “non va via da solo – prosegue – ma con un gruppo di compagni”, che con lui hanno sottoscritto un documento: Maria Maddalena Bevitori, Francesca Piergiovanni e Augusto Gasperoni, del coordinamento, il funzionario Francesco De Luigi e due aderenti.
“Le dimissioni – spiega Michelotti – hanno trovato tutti noi stupiti e di fronte alla loro gravità il partito ha ritenuto di aprire una fase di verifica interna in cui sono state molte
le proposte avanzate a Lazzari e al gruppo, tutte senza risposta”. La stessa capogruppo ha presentato in risposta alle istanze del consigliere due documenti per trovare una soluzione, altrettante le ha presentate il presidente Gastone Pasolini, ma “nessuna ha ricevuto risposta”. (…)
Foto di Fdl