San Marino Oggi: “Pronti a far causa allo Stato” / L’Ad di Prima, Della Balda denuncia il mancato rispetto di concessioni e accordi / Il vescovo Negri: “è legittimo gridare allo scandalo. Va ripristinata la legalità”
Pronti ad una causa milionaria
contro lo Stato di San Marino e
dalla loro parte da ieri, anche il
vescovo mons Luigi Negri.
Ad annunciarla l’amministratore
delegato di SMT-Prima,
la compagnia sammarinese di
telecomunicazioni nata nel 2007
e “discriminata” oltre che vittima
delle inadempienze del governo.
E ieri, durante la visita alla struttura
da parte del vescovo della
diocesi di San Marino-Montefeltro
Negri, Andrea Della Balda,
(Ad di SMT-Prima) ha illustrato la
situazione e le vicende dal 2007
ad oggi, gli investimenti da 20
milioni di euro in infrastrutture di
telecomunicazioni realizzate e le
discriminazioni subite.
E così dopo aver vinto una
prima battaglia contro Telecom e
mentre è in corso una seconda
in Italia con una richiesta di 30
milioni di euro di danni, rischia di
aprirsene un’altra, ma contro lo
Stato di San Marino e per cifre
anche superiori.
Della Balda ha fatto presente lo
stato di difficoltà in cui si trova
a operare SMT-Prima a causa
delle inadempienze contrattuali
tra la società e lo Stato specialmente
nel compimento del
percorso della liberalizzazione
del settore e nella assegnazione
di numerazioni e frequenze idonee
e compatibili con il mercato
sammarinese.
“Tale mancanza – ricorda Della
Balda – ha concesso agli operatori
dominanti esistenti prima
dell’arrivo di SMT di infliggere
discriminazioni e violazioni di
norme senza che i vari governi in
questi anni siano intervenuti con
risoluzioni”.
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