San Marino. Società lombarde con sede fittizia a San Marino, evasione di 2 milioni di euro

San Marino. Società lombarde con sede fittizia a San Marino, evasione di 2 milioni di euro

L’informazione di San Marino

Evasione di 2 milioni di euro per due società lombarde con sede fittizia a San Marino

Due società con sede fittizia a San Marino, ma operanti in provincia di Monza e Brianza e riconducibili al medesimo imprenditore, sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Seregno. 

I Finanzieri hanno iniziato ad indagare su una delle due società per un possibile caso di società “esterovestita”, cioè sospettata di simulare la residenza oltre confine per non pagare le tasse in Italia. La ditta era specializzata in ricorsi per violazioni al codice della strada. Dopo i primi accertamenti, la Guardia di Finanza ha effettuato una verifica fiscale nei confronti della società, al domicilio del suo amministratore, dove è stato scoperto un vero e proprio ufficio attrezzato con computer e adibito a sede operativa dell’impresa. Lì venivano svolte tutte le attività relative alla gestione e predisposizione dei ricorsi da parte di uno staff di operatori, contattabili dai clienti attraverso un centralino “servizio clienti” o un servizio fax oppure accedendo a un sito internet non più attivo dal gennaio di quest’anno. Era così possibile acquistare un pacchetto di “ricorso”, trasmettendo via mail il verbale al codice della strada ricevuto e pagando in anticipo l’intero prezzo della consulenza, pari al 30% della sanzione amministrativa applicata. Il cliente riceveva quindi una bozza del ricorso da presentare alle Autorità competenti per ottenere l’annullamento del verbale. Nel corso delle verifiche sono emersi anche documenti, sia contabili che extra-contabili, relativi ad una seconda società, anch’essa perciò sottoposta a verifica fiscale.

Per ricostruire il reale volume d’affari conseguito da entrambe le società, i Finanzieri hanno eseguito anche accertamenti bancari, i cui esiti, assieme agli altri elementi documentali acquisiti, hanno dimostrato come l’attività di consulenza per i circa 18.000 ricorsi istruiti in cinque anni sia stata esercitata dal 2012 al 2015 da una società italiana “evasore totale”, che non presentava cioè alcuna dichiarazione fiscale, per poi proseguire anche tramite la società fittiziamente residente a San Marino con l’ausilio di 3 lavoratori in nero. 

A conclusione delle verifiche, quest’ultima impresa è stata riqualificata come soggetto economico fiscalmente residente in Italia. A entrambe le società sono stati contestati ricavi dovuti al mancato pagamento delle tasse pari a 2 milioni di euro e 250mila euro di Iva evasa. 

Per l’imprenditore brianzolo è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di omessa dichiarazione dei redditi ed occultamento delle scritture contabili.

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