Giovanni Tizian di L’Espresso si occupa di San Marino a proposito della relazione della commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose, che ha avuto grande eco oggi sui giornali locali .
La malavita campana (a iniziare dal clan dei casalesi) si è
infiltrata ai più alti livelli della Repubblica del Titano. Per gestire
una serie di affari sporchi, soprattutto legati al riciclaggio di denaro
per conto delle varie mafie italiane
(19 settembre 2012) Galoppini della politica, ex segretari di stato,
faccendieri, avvocati, imprenditori e camorristi. Il menù delle
relazioni sospette all’ombra del Titano. E’ il sistema San Marino,
raccontato nelle oltre 100 pagine di relazione conclusiva della
Commissione consiliare Sammarinese sulle infiltrazioni mafiose.
Istituita
per la prima volta nella storia di San Marino nel luglio 2011, la
commissione dotata di potere di indagine, ha ascoltato decine di
testimoni. Parole che raccontano di contatti diretti e indiretti tra il
boss Francesco Vallefuoco – legato alla camorra napoletana del gruppo
Stolder, al clan dei Casalesi e a esponenti di Cosa nostra- e alcuni
politici sammarinesi. Nomi noti e importanti della vita istituzionale
locale come Gabriele Gatti e Fiorenzo Stolfi, entrambi ex ministri della
piccola Repubblica e tuttora consiglieri, il primo nel Partito
socialista democratico cristiano, il secondo nei socialisti democratici.
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