Rassegna stampa – Monta la rabbia contro il pensionato ritenuto l’autore della strage, ora ai domiciliari
Striscioni con la scritta ‘assassino’, migliaia di commenti e post. Insulti e minacce sui social dove corre la rabbia dopo l’arresto (ora ai domiciliari) dell’84enne pensionato di San Marino accusato di aver ucciso decine di cani sul Titano. Ma anche decine di testimonianze dei proprietari di quei cani che hanno inghiottito i bocconi avvelenati sparsi per 14 anni in parchi e giardini privati della Repubblica. Fino a qualche giorno fa. Molti di loro non ce l’hanno fatta, altri si sono salvati per miracolo. «Nel 2011 due dei miei cani sono stati avvelenati – la testimonianza di uno dei proprietari sui social – Li ho salvati per miracolo dopo atroci sofferenze, ho ancora gli incubi di quei giorni, lavanda gastrica, e uno dei due non ha più ripreso completamente l’uso delle gambe posteriori. Non dico quello che provo per questa persona, perché tutto sarebbe troppo poco». L’Apas del Titano invita i proprietari degli animali avvelenati a contattare l’Associazione. «La nostra attenzione resterà alta – dicono – seguiremo l’evolversi della vicenda e continueremo a vigilare affinché non venga dimenticato il dolore che questi atti hanno causato. Non abbasseremo la guardia: chiediamo verità, giustizia e sicurezza per tutti». (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino