Corriere Romagna: Alla conclusione dei lavori, una mozione per denunciare i ritardi nell’attuazione di un tavolo di confronto ad hoc / Consulta: voto all’estero, presto / L’accusa: per il Consiglio era da attivare entro giugno 2014, tutto arenato
SAN MARINO. Avevano
già detto di non volere essere
considerati cittadini
di “serie b”. E a conclusione
dei lavori della 39ª
Consulta, i sammarinesi
residenti all’estero fissano
in una mozione il biasimo
per i ritardi del confronto
sul voto estero.
Un ritardo ingiustificabile
– spiega il sito di Rtv
San Marino (…).
La Consulta richiama
la classe politica, chiede
spiegazioni – nella mozione
conclusiva approvata
all’unanimità – in particolare,
sull’abbandono
del tavolo di confronto sul
“voto estero”.
Un tavolo
che, come previsto da un
ordine del giorno del Consiglio
Grande e Generale
era da attivare entro il
giugno 2014, mentre avviato
solo nel 2015 si è ben
presto arenato. (…)