San Marino.Tancredi e i saraceni

San Marino.Tancredi e i saraceni

L’informazione di San Marino

Tancredi e i saraceni

Antonio Fabbri

Stavolta me lo sarei proprio aspettato. Stavolta se lo sarebbero aspettato in tanti. E invece, delusione maxima. Il dottor Romeo, che era intervenuto con veemenza contro il sindaco Gnassi – che per inciso sulle fogne che scaricano dal Titano a Rimini aveva pure ragione – stavolta è rimasto zitto zitto.

Non solo lui, beninteso. Ce lo saremmo aspettati anche, per dirne uno, dal dottor Marino Albani un bell’anatema su Facebook condito di sovranità, indipendenza, autonomia e tutte quelle belle parole pompose e retoriche a cui tiene lui. Insomma, come le altre volte, visti i tanti strali che ha lanciato contro i giornali e i giornalisti italiani e non, che di quando in quando si azzardano a fare i loro commenti e le loro letture sulla situazione sammarinese, un’invettiva ci stava proprio. Ce li saremmo aspettati, poi, i tanti “mi piace” da parte dei vari Jonny, Andy, Luke, Teddy… tutti sammarinesi doc a sostegno della sammarinesità.

Ci saremmo accontentati pure di quei bei discorsi sulla sovranità violata, sulla dignità statuale sbeffeggiata, scatenatisi anche su una battuta spocchiosa e infelice di un giocatore tedesco con sandali e calzetti. E invece nulla. 

Deve essere stata la veemenza improvvisa e inattesa del fino a ieri qui sconosciuto Tancredi, erettosi a valoroso pugnante contro gli infedeli saraceni assedianti la vetta del Monte, a cogliere di sorpresa tutti. Tutti, tranne chi era stato preventivamente informato dell’intervento. Tutti disorientati a chiedersi: ma questo, di preciso, che problema ha? Auto-imponendosi, poi, il silenzio per non rintuzzare lo schiamazzo.

Così si tace, anche di fronte alle marchiane imprecisioni di un intervento che di onorevole non aveva certo la creanza di evitare ingerenze in uno stato estero, per giunta tagliando la faccia al proprio Ministro che il giorno prima aveva tessuto le lodi dei rapporti. 

Peggio di questa ingerenza sarebbe solo, ad esempio, se la Commissione antimafia italiana, che ha poteri di inchiesta, venisse a San Marino con la pretesa di interrogare i giudici del Titano.

Ah, è già successo? 

Vabbè, la pretesa c’era all’inizio, forse anche per lo sprovveduto benestare di qualcuno… poi si è avuto giudizio e si è ripiegato su delle meno invasive e più istituzionali strette di mano.

Però su Tancredi, anche dalla maggioranza, sono rimasti zitti zitti. Dall’opposizione zitti zitti e compiacenti, ridacchiando e rilanciando sul web articoli scritti in stile Oddone nel sito di Severini, che non ha trovato di meglio da fare, a tutela della sua patria da naturalizzato, che sparare la bufalona dell’arresto inesistente di un giocatore della sua
Nazionale acquisita, addossando subito, una volta sgamato, la responsabilità della propria negligenza alla sua fonte, per poi scusarsi col calciatore denigrato per il “contrattempo”… nel frattempo aveva tratto in inganno anche la Rtv, forse vittima dell’ultroneo credito dato dal dottor Romeo a chi gli fa comodo.

E intanto il buon Tancredi incassa il plauso degli azionisti italiani di Asset. Chissà, viste le imprecisioni del suo comunicato, se si scuserà anche lui del “contrattempo”? Di certo la sua mossa estrema d’ingerenza pare arrivare, ora che sono note le motivazioni della liquidazione coatta, un po’ in ritardo.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy