San Marino. “Tre torri? Macchè ne vogliamo quattro”

San Marino. “Tre torri? Macchè ne vogliamo quattro”

“Tre torri? Macchè ne vogliamo quattro”. 

Inizia così un comunicato stampa dell’ex Segretario di Stato Augusto Michelotti, che bacchetta l’attuale Segretario Teodoro Lonfernini. Michelotti inizia citando un articolo apparso sul web: “Dopo il periodo Adesso.sm che aveva fatto spegnere le luci alla Pieve, il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini ha fatto riaccendere la luce notturna esterna alla Pieve, uno dei nostri monumenti più’ rappresentativi. Disposta anche l’omologazione di tutte le luci (cioè della stessa tipologia e colore) sul crinale del Monte Titano.”

“Come si fa – continua Michelotti – a pensare che lo Skyline del monte Titano abbia quattro torri? Perché è questo che Teodoro Lonfernini vuol far passare come nuova immagine del profilo del nostro monte.
Quando un visitatore diretto a San Marino si avvicina alla capitale percorrendo la Superstrada in orario serale o notturno e guardando in alto, in lontananza, intuisce il profilo del monte Titano guardando i suoi tre edifici caratteristici, le tre Torri illuminate (sui colori ci sarebbe molto da discutere, ma qui si scivolerebbe nell’arretratezza di quel conservatorismo retrivo sul quale lasciamo il giudizio a tutti i cittadini) che, come d’incanto sono diventate….quattro.
Le tre penne, le tre punte, le tre Torri che da secoli accompagnano il disegno del nostro fantastico panorama sui nostri stemmi, sui nostri sigilli e su tutte le iconografie storiche e recenti del nostro simbolo nazionale, sono diventate improvvisamente quattro, considerato che da lontano la Pieve illuminata, risulta essere un quarto punto che fa da contraltare con le altre tre luci delle tre torri confondendo e rendendo menzognero un paesaggio che è sempre stato, tradizionalmente, imbastito e riconosciuto sulle tre guglie e non su quattro mistificando l’esatta percezione millenaria del nostro crinale. Questa e solo questa era stata la logica che aveva portato il governo passato a spegnere la Pieve dalla parte verso Rimini, per non falsare una millenaria e tradizionale visione di San Marino.
Ma si sa, quando si vuole strafare, quando un governo di improvvisatori con consistenti vuoti culturali vuole distinguersi per fare di più, non si accorge che a volte il troppo stroppia e allora non bastano le tre torri, loro ne vogliono quattro, perché sono più forti, hanno più numeri e, diciamolo, sono anche un po’ più ignoranti….

P.S. – In merito alle reiterate affermazioni di Teodoro Lonfernini su come aveva lasciato le sue Segreterie (Turismo e Territorio ad Interim) all’uscita dal governo 2012-2016, siccome il sostituto ero io per entrambe le Segreterie, posso testimoniare che i computer erano tutti regolarmente “formattati”, addirittura al Turismo il computer del Segretario era chiuso dentro un armadietto. E se quello che ha lasciato come documentazione, corrisponde a quello che ho trovato, vuol dire che in quelle Segreterie si era fatto ben poco perché non c’era niente che non fosse documentazione ufficiale protocollata che cancellare sarebbe stato un reato.

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