Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: La donna si era accreditata come consulente alla Geotech. A lei, la titolare ha passato conti da saldare e tasse da pagare per un ammontare di 8mila euro /
Vacanze a Montecarlo coi soldi rubati al capo /
A processo avvocatessa accusata di appropriazione indebita, assegni a vuoto e truffa
SAN MARINO. Coi soldi
del suo capo, si pagava il
conto dal macellaio, i mobili
Ikea e perfino il fine
settimana romantico a
Montecarlo: oltre una decina
gli episodi contestati
dal tribunale di San Marino
alla 40enne M.G.M., accusata
di appropriazione
indebita, assegni a vuoto,
truffa. L’ultima delle quali
messe a segno alle Poste:
ammanchi calcolati in circa
10mila euro.
E’ iniziato
ieri e proseguirà oggi il
processo di fronte il giudice
Alberto Buriani: alla
sbarra, una donna del Bresciano
che a San Marino si
è presentata come avvocato,
anche se pure sul titolo
di studio ora il tribunale
sta sollevando dubbi. La
donna, nel 2009, come
compagna di uno dei soci
della società sammarinese
Geotech, si era introdotta
nella ditta e accreditata
come una sorta di consulente.
A lei, la titolare passava
conti da saldare e tasse
da pagare. Fino a quando
non ha capito che tanti
di quei pagamenti sparivano
nel vuoto. A intascarli,
secondo le ricostruzioni
degli inquirenti, proprio
la 40enne che fino
all’ultimo avrebbe tentato
di simulare la sua innocenza.
Come quella volta
del fine settimana romantico
a Montecarlo: quando
la titolare della Geotech si
rese conto che all’ammanco sulla carta di credito
corrispondeva una vacanza
nel principato, chiese
proprio alla sua consulente
se ne sapesse qualcosa.
E lei, secondo il racconto
del suo capo, avrebbe negato
fino all’evidenza. Il
bottino sottratto ai conti
della Geotech, ora in liquidazione
volontaria, è poco
più di 8mila euro ma colpiscono
i modi usati.
Come
la presunta truffa alle
Poste, quando la donna ha
giocato sul suo doppio nome
per riuscire a inviarsi
un vaglia. L’imputata è difesa
da Maria Antonietta
Pari, la titolare della Geotech
da Lara Conti. (…)