Unione per la Repubblica ritiene che il Governo, espressione della coalizione Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale, si debba ormai ritenere ‘in ritirata’.
“LA RITIRATA”
E’ suonata la ritirata?
Sembrerebbe, stando ai lavori consigliari, proprio cosi’.
Diverse le vittime “illustri” a causa di questa spericolata retromarcia messa in campo dalla maggioranza.
A partire dal celeberrimo Ordine del Giorno sulla vendita degli immobili ai forensi che si e’ liquefatto sotto le spinte di alcuni partiti di opposizione, di alcuni settori della maggioranza e soprattutto dell’opinione pubblica.
Passando poi al tanto declamato decreto che avrebbe dovuto istituire la facoltà’ di Medicina depennato misteriosamente dall’agenda consigliare.
Per finire con l’annuncio governativo, senza aver fornito alcun tipo di giustificazione, del ritiro del decreto disciplinante il trattamento retributivo dei dirigenti e dei dipartimenti.
Siamo di fronte ad una ritirata.
Questa volta pero’ non si tratta di una scelta tattica o strategica ma squisitamente politica.
Per l’Unione Per la Repubblica occorre costruire una unita’ di crisi immediatamente per affrontare un percorso condiviso in questa parte finale della legislatura.
Soprattutto per sventare l’ipotesi che, dopo la ritirata, qualche tattico della maggioranza possa teorizzare di rinchiudersi – costi quel costi – nel fortino del Patto.
Nonostante le emergenze e – soprattutto – i sammarinesi.
Unione Per la Repubblica (UPR) (comunicato stampa)
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