Intervento dell’Unione Per la Repubblica riguardo alla questione del “compro oro”, divenuta ormai un vero e proprio caso, al quale, la Segreteria di Stato all’Industria ha cercato stamane di spiegarne alcune caratteristiche.
Le roventi polemiche scaturite per una richiesta di chiarimenti avanzata da alcuni membri del Consiglio Grande e Generale su un’attività di “compro oro” sono un segnale, non positivo, di mancanza di rispetto verso le istituzioni.
Unione Per la Repubblica esprime sconcerto di fronte ad alcune dichiarazioni della società che gestisce tale attività.
Desideriamo tuttavia rilevare che a fronte di un’attività economica alla quale sono state rilasciate le autorizzazioni ad operare, vi sono evidenti vuoti normativi nel settore in cui opera.
Non è ammissibile per uno Stato, in linea con gli standard internazionali in materia finanziaria e di antiriciclaggio, lasciare pericolosi coni d’ombra che potrebbero nuocere gravemente all’immagine della Repubblica.
L’auspicio è che nel garantire la libertà d’impresa, nel rispetto delle leggi vigenti, il Governo si attivi celermente per chiarire la vicenda.
E’ da rilevare che mentre il Governo si lancia in voli pindarici per lanciare suggestivi progetti di sviluppo, nel Paese nascono alcune iniziative imprenditoriali senza adeguate normative.
Se si vuole uscire dalla pesante crisi economica, UPR ritiene necessario un “progetto Paese” serio e strutturato, con precise garanzie per chi investe nella Repubblica di San Marino e norme chiare per evitare che l’insediamento di alcune tipologie di attività possa ledere alla reputazione del Paese.
Unione Per la Repubblica
[Comunicato Stampa]
