San Marino. Upr, sui lavori del Consiglio

San Marino. Upr, sui lavori del Consiglio

COMUNICATO STAMPA
Si sono chiusi ieri sera i lavori del Consiglio Grande e Generale. All’attenzione dei componenti dell’aula consigliare si è presentata una sessione, neanche tanto fiammeggiante, che velocemente ha consumato i pochissimi argomenti posti all’ordine del giorno.
L’Unione Per la Repubblica – rispetto alle questioni emerse nel corso dei lavori consigliari – intende precisare dettagliatamente la propria posizione in particolare:

Il Compenso Gruppo Tecnico incaricato per la Spending Review.

Il Gruppo Consigliare dell’Unione Per la Repubblica conferma la propria contrarietà’ rispetto alla proposta del Congresso di Stato disciplinante il compenso in favore del Gruppo Tecnico per la Spending Review. La nostra scelta non si contraddice con l’auspicio – formulato in occasione della scorsa legge di Bilancio e rilanciato con forza dal Fondo Monetario in questi giorni – teso a dare corso ad un serio percorso di riduzione della spesa corrente. Riteniamo che le modalità’ indicate dal Governo siano palesemente slegate rispetto alla situazione in cui si trova la Repubblica di San Marino. Non lo diciamo per ricercare una facile demagogia.  Ma, di fronte ad una difesa di credibilità’ – peraltro difficile – da parte della politica, si sarebbe dovuta avere la capacità’ nel momento delle scelte di capire il contesto in cui viviamo.

 

La Procedura di Urgenza per differimento termini legge delega sull’imposta patrimoniale.

La patrimoniale è ingiusta per un motivo molto semplice: non ha la possibilità di basarsi su dati certi. Il Catasto urge di una riforma da tempo. Se la patrimoniale fosse varata ora sarebbe per questo inevitabilmente iniqua. Né più né meno della tanto discussa IMU italiana. In via prioritaria occorre aggiornare il Catasto, mappare il territorio e fare le scelte con coerenza. Se poi la tassa gravasse sulla prima casa e sugli immobili legati alle attività produttive che già stanno pagando un forte pegno per via della corrente crisi saremmo di fronte ad un interevento ingiusto e sproporzionato.

Il Decreto sulla Retribuzione dei Dirigenti.

Il decreto, dopo una tribolata gestazione, ha visto la sua conclusione. L’UPR ritiene che il Governo sia stato deficitario – in termini di risposte – rispetto a due temi da noi posti: il superamento della discrezionalità e il risparmio. Riteniamo, infatti, che questo decreto non raggiunga questi due risultati più volte sbandierati.

La Vicenda Maxdò Group.

Prendiamo atto della volontà del Governo tesa a svolgere un’opera di informazione rispetto a questo tema. Iniziativa, peraltro tardiva, resasi necessaria dopo una continua richiesta di informazioni da parte delle forze di opposizione. L’UPR rilancia però il ragionamento su altri termini. Il Governo deve chiarire – al Consiglio Grande e Generale – quello che è il quadro entro cui intende muoversi quando parla di investimenti internazionali. Se non è chiara la cornice di fondo sarà sempre difficile riuscire a superare diffidenze e distanze.

L’Ordine del giorno presentato dai Gruppi Consiliari UPR e PS affinché all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale sia conferito apposito mandato a relazionare in merito agli interventi normativi necessari al fine di incrementare l’economicità e la trasparenza dell’attività del Consiglio Grande e Generale. 

Su questo tema ritenevamo si potesse arrivare ad una soluzione unitaria. Invece la maggioranza ha proposto la strada del rinvio bocciando la nostra iniziativa. Temi come la riconsiderazione degli emolumenti dei Consiglieri, l’aumento della trasparenza dei lavori consigliari e la definizione di un tetto agli emolumenti dei soggetti nominati dal Consiglio per incarichi istituzionali non possono essere più considerati elementi di divisione ma di presa di consapevolezza.

 
Unione Per la Repubblica (UPR)
San Marino, 7 marzo 2013

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