San Marino. USL: “Denatalità, impensabile invertire la rotta solo con dei palliativi”

San Marino. USL: “Denatalità, impensabile invertire la rotta solo con dei palliativi”

L’Unione Sammarinese dei Lavoratori torna ancora una volta a parlare di denatalità.

“Un tema – spiega un comunicato stampa – di cui si sta discutendo tanto, senza purtroppo giungere mai a quel cambio di rotta, a parole sempre auspicato, è quello della denatalità. Parliamo di un inverno demografico mai stato così rigido qui a San Marino. È impensabile invertire la rotta con le sole parole o con piccoli palliativi, e sicuramente non si inverte generando confusione. La Legge 129 del 2022 porta qualche miglioramento, e ne avevamo dato atto appena uscita, ma è quasi kafkiano leggere: “A tale periodo di congedo parentale (…) è riconosciuto l’accreditamento, (…), dei contributi figurativi” per poi invece leggere nella Delibera 41/2023 che: (…) con riferimento al Congedo Parentale di cui all’articolo 14 della Legge n. 129/2022 l’indirizzo interpretativo ed applicativo secondo il quale tale periodo di volontaria assenza dal lavoro non sia computato ai fini della progressione di carriera ed a ogni altro fine economico od istituto contrattuale, compresa l’indennità di anzianità o TFR”.

“Alla faccia delle politiche a sostegno e con buona pace per il welfare-state – aggiunge USL – Altro elemento che non aiuta minimamente è il fatto che una donna in maternità, se non lavora, non percepisce nessun ammortizzatore economico. È chiaro che gli aiuti economici come quest’ultimo non possono essere dati a pioggia, ma sarebbe importante sapere se c’è l’intenzione di mettere mano a questi aiuti e se, e come, l’ICEE andrà a parametrali. Inoltre, va considerato che le donne, oltre alle questioni precedentemente menzionate, hanno una ridicola decurtazione temporale per il conteggio pensionistico per i figli avuti, il che le costringe spesso a ritardare l’età pensionabile rispetto agli uomini per poter beneficiare di un emolumento pensionistico che non sia irrisorio; questa, come le altre sono situazioni che non possono non essere sanate.

“Se davvero vogliamo impegnarci a creare un clima più favorevole alla nascita di nuovi bambini – asserisce il Segretario Generale USL Francesca Busignani – non dobbiamo pensare di farlo con provvedimenti a costo zero o quasi, ricordiamoci bene che un Paese senza nuove generazioni è un Paese senza futuro”.

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