San Marino. Usl: “Si è spenta la luce sui bisogni delle persone con disabilità”

San Marino. Usl: “Si è spenta la luce sui bisogni delle persone con disabilità”

Anche l’Unione sammarinese dei lavoratori ha preso parte ieri alla manifestazione del primo Arengo delle famiglie di persone con disabilità.

“Sul piazzale Domus Plebis, antistante la Basilica del Santo, in un clima quasi primaverile, tutte le associazioni presenti sono intervenute per chiedere, unanimi, ‘il rispetto’ della Convenzione Onu per le persone con disabilità – dichiara in una nota l’Unione sammarinese dei lavoratori -. Attualmente, con l’esplodere del contagio e l’imposizione delle misure di contenimento, si è improvvisamente spenta la luce sui bisogni delle persone più deboli. Sono stati chiusi i centri diurni, molte persone disabili sono rimaste confinate in casa senza assistenza e senza istruzione, le persone con scarsa rete relazionale sono state abbandonate e non è andata meglio a quanti sono residenti in una Rsa”.

“Non è esagerato dire che la pandemia ha svelato che la casa era costruita sulla sabbia e che gli ottimi principi di inclusione erano stati pensati per una società spesso impreparata culturalmente e scarsamente sensibile alle fragilità – rincara la dose il sindacato -. Oggi, la preoccupazione degli osservatori più attenti è concentrata sugli effetti che la pressione della crisi economica, produrrà, in termini di difficoltà a trovare occupazione, di povertà, di isolamento sociale, soprattutto per una categoria di persone già tanto fragile. Le critiche si indirizzano sempre sulle cifre dei finanziamenti pubblici stanziati, che sono sempre di meno, data la nostra crisi economico finanziaria, ma non si può ignorare che qualunque sforzo economico, produce vera inclusione se è accompagnato da un cambiamento culturale verso la cura della fragilità e da una struttura socio economica compatibile”.

Dei propositi fatti nei 10 anni dalla ratifica della Convenzione Onu, non è rimasto molto e, per questo, come cittadini e come sindacato, dobbiamo tenere alta la guardia sul tema dei diritti – afferma infine l’Usl -. L’innovazione che oggi auspichiamo è quella di rapportare le problematiche legate alla autonomia e alla vita indipendente, ai cicli di vita delle persone con disabilità, problematiche che dovrebbero essere valutate sulla base di un approccio bio-psico-sociale e nel quadro di un progetto individuale di vita”.

Leggi il testo integrale del comunicato

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