“Tutte le vie istituzionali sono state intraprese per cercare di sbloccare questa difficile condizione, coinvolgendo gli organismi internazionali come il Consiglio d’Europa e l’Oms”.
Così Rete prende le difese del segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, e del resto del governo sulla mancata fornitura dei vaccini anti-coronavirus nella Repubblica di San Marino.
Durante la seduta di ieri della Commissione Sanità a Palazzo Pubblico, “c’è stata grande disponibilità al confronto da parte del segretario Ciavatta”, che “ha esortato i commissari a porre quesiti specifici e avanzare proposte operative – assicura in una nota il movimento di governo -. È stata questa l’occasione, per i commissari, di ottenere ogni chiarimento rispetto all’approvvigionamento dei vaccini e di manifestare l’eventuale volontà politica di intraprendere un percorso di accesso a vaccini non ancora approvati Ema ma utilizzati in altri Paesi del mondo”.
I consiglieri di Libera “si sono resi disponibili a ragionare in questa direzione”; Repubblica futura, invece, “ha manifestato una chiusura totale e ha presentato l’ennesimo ordine del giorno imbastito, come al solito, di premesse false, contrarie ai contenuti dibattuti in Aula”.
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