San Marino Versilia. Fronte comune contro l’evasione fiscale: 27 mln

San Marino Versilia. Fronte  comune contro l’evasione fiscale: 27 mln

Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino: Versilia. La Finanza con la collaborazione
del Titano ricostruisce movimenti per 27
milioni transitati su società sammarinesi
/ Gdf.
Dall’Italia plauso alla collaborazione del Titano

Tutta la documentazione contabile e bancaria è stata consegnata alla
Procura di Lucca dalle autorità di San Marino tramite rogatoria internazionale.
La Guardia di Finanza di Lucca nel presentare l’operazione Offshore sottolinea “l’elevato livello di collaborazione” prestato dalla Repubblica
che ha svolto un ruolo attivo nell’indagine per frode fiscale

Scoperta una maxi evasione fiscale
da 70 milioni di euro da
parte di un team della Versilia
che gareggia nel Mondiale
offshore classe 1. L’indagine
condotta dal comando provinciale della
Guardia di finanza di Lucca, e coordinata
dalla procura della Repubblica della
città toscana, ha trovato una valida
sponda nelle autorità sammarinesi. A
San Marino infatti sono stati rintracciati
e ricostruiti movimenti bancari per 27
milioni di euro. Movimenti di denaro
passati attraverso società sammarinesi
fra cui la Seven Eleven, società già al
centro della cronaca per un’altra inchiesta
sulle sponsorizzazioni sportive in
capo alla procura di Forlì. Dieci gli indagati:
8 per evasione fiscale e 2 per riciclaggio.
Sotto l’aspetto fiscale l’operazione
si è conclusa con il recupero a
tassazione di circa 70 milioni di euro,
dal punto di vista penale gli inquirenti
hanno rintracciato somme riciclate per
circa 8.000.000 di euro.
Al centro dell’inchiesta, ribattezzata
“Offshore”, un team della Versilia, il
“Giorgi Off-shore Racing Team” di Giovanni
Giorgi
che gareggia nella classe
regina della formula uno del mare e che
ha chiuso in anticipo il campionato dal
momento che fra i beni sequestrati c’è
anche l’imbarcazione partecipante al
mondiale. (…)


L’inchiesta di
Lucca si interseca con quella della procura
di Forlì. I magistrati forlivesi, alla
fine di aprile, salirono sul Titano e insieme
agli inquirenti sammarinesi bussarono
alla porta della Seven Eleven di
Rovereta, sequestrando diverso materiale.
Documentazione utile anche per
questa seconda indagine toscana. Anche
allora l’accusa fu di frode fiscale e
false fatturazioni per diversi milioni di
euro, legati a team sportivi. Un’inchiesta
che fece scalpore non solo per l’arrivo
a San Marino del procuratore capo
di Forlì Sergio Sottani e del pm Fabio Di
Vizio
, ma anche perché il commercialista
della società risultò Marco Gatti,
segretario Dc e all’epoca presidente della
Commissione d’inchiesta antimafia
che in seguito a questa indagine si dimise
dalla commissione.

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