Il nuovo attacco a San Marino in materia fiscale ha gettato nello sconcerto gli ambienti della politica e della economia.
Anzitutto perchè proviene da una autorità importante: Villiam Rossi, dirigente
dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna.
In secondo luogo perché fa seguito al recente attacco della Guardia di Finanza di Rimini nei confronti di aziende sammarinesi di lunga operatività, che si consideravano del tutto fuori dalle problematiche di ben altra natura che riguardano certamente altre società normalmente use ad operare nell’ombra.
Pier Marino Mularoni, Segretario alle Finanze, e Fabio Berardi, Segretario agli Esteri, hanno ribadito che San Marino si è comportato secondo le regole in vigore fra gli Stati.
Villiam Rossi ha ribadito che in materia fiscale non si sono fatti da parte di San Marino i dovuti controlli, tanto che continuano le triangolazioni per l’evasione dell’Iva.
Anche Rossi finisce per riconoscere l’importanza per entrambi gli Stati della ratifica e, quindi, dell’entrata in vigore, dell’accordo contro le doppie imposizioni firmato dai due Stati nel 2002, ma mai ratificato né dall’Italia né da San Marino.
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