Il dibattito consiliare in corso sul Bilancio ha ancor più consolidato una convinzione maturata nel corso di questi ultimi anni. Cioè: L’opposizione fa bene alla DC ed al Paese
Con gli emendamenti presentati sulla legge di Bilancio -e con quelli di altre componenti della minoranza che ha condiviso- la DC ha sorprendentemente sostenuto tematiche sociali (più soldi per l’edilizia sovvenzionata, per gli assegni familiari, ecc.), politiche ambientali (aumento dei contributi per incentivare il risparmio energetico, per l’utilizzo di energia pulita, ecc.).
Per riassumere: la DC all’opposizione ha scoperto argomenti e temi che non facevano parte del suo repertorio e del suo bagaglio politico. Prova ne è stata la scarsa dimestichezza che ha dimostrato nell’utilizzare un linguaggio ed argomentazioni che non appartengono al DNA di un partito troppo a lungo abituato al Potere.
Ne è scaturito un maldestro e goffo tentativo di demagogia spicciola, con la quale ha cercato di celare l’unico vero obiettivo: mettere alla prova la tenuta e la solidità della maggioranza, dopo la votazione del Programma e del Governo, avvenuto con voto palese, e dopo il Congresso del PSD.
Si potrebbe liquidare facilmente a piedi pari tutta la questione evidenziando la mancanza di credibilità per un partito come la DC quando veste i panni ed il piglio rivendicativo tipico delle componenti più radicali, dopo aver egemonizzato i Governi e le politiche degli ultimi 20 anni,.
Come sarebbe facile tranquillizzare i “neo-paladini” dell’impegno ambientalista e della giustizia sociale, dicendo che questi impegni sono già scritti nel Programma di Governo di questa maggioranza e che un fitto calendario programmatico fissa scadenze e modalità per realizzare asili nido, due nuove mense, la riforma del Catasto, il completamento della riforma fiscale, ammortizzatori sociali più efficaci, nuovi e più equi criteri per erogare assegni familiari, o per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà, regole più equilibrate perché gli aiuti per la prima casa non si disperdano in favore dei soliti “Signori” del mattone, ecc. ecc.
Invece vogliamo pensare che la parola e le posizioni assunte abbiano ancora un valore e che la coerenza diventi per tutti una virtù dell’agire politico, pertanto non può che farci piacere sentire che la DC fa proprie tematiche e posizioni tipiche della sinistra.
Anzi, chiediamo alla DC di farsi garante di questi temi e di fare una vera opposizione vigilando affinché questa Maggioranza mantenga gli impegni assunti con il Programma di Governo.
Se la DC scopre nuove sensibilità, se si accorge che i bisogni reali della cittadinanza non coincidono esattamente con i propri interessi, non può che fare bene al Paese.
Si può dire infine che la DC lontana da Palazzo potrà fare demagogia, qualunquismo, populismo, ma non potrà mai fare troppi danni.
Sinistra Unita San Marino 20 dicembre 07