Siccità: produzioni a rischio. Non c’è acqua per l’agricoltura.
ROBERTO ARTIOLI – I campi coltivati hanno sempre più sete, ma la portata dei fiumi e dei canali si riduce drasticamente per l’assenza di piogge e temperature in ulteriore rialzo. L’incubo degli agricoltori è di dover fermare le pompe e interrompere l’irrigazione. «Mai vista un’emergenza come questa – commenta Andrea Betti, presidente di Confagricoltura Ravenna -. A giugno non ci siamo mai trovati in una simile situazione e le previsioni dei prossimi giorni alimentano la preoccupazione. La realizzazione del Cer ha rappresentato un segno di grande lungimiranza, ma viene il dubbio che ormai il Canale Emiliano Romagnolo e la diga di Ridracoli non siano più sufficienti a rifornire un territorio sempre più colpito dal cambiamento climatico. Bisogna agire in fretta con interventi strutturali, il Pnrr può offrire un’occasione irripetibile. Servono grandi invasi in pianura e dighe in collina». (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna