Sintesi della relazione del presidente Ferdinando Fabbri sul bilancio

<b>Sintesi della relazione del presidente Ferdinando Fabbri sul bilancio</b>

Oggi pomeriggio il presidente della Provincia, Ferdinando Fabbri, presenta in Consiglio l’ultimo bilancio di questa amministrazione. Un bilancio, afferma subito il presidente, che non può non tenere conto della difficile situazione del Paese e del territorio riminese e che proprio per questo deve non perdere di vista la rotta imboccata e tracciata in questi anni.

‘Il bilancio che presentiamo – dice Fabbri – ha la netta impronta del contrasto alla recessione che colpisce forte anche il nostro territorio. La cassa integrazionen potrebbe arrivare entro l’anno a coinvolgere mille lavoratori con ripercussioni durissime per tante famiglie. Come tutti sappiamo chi vive di solo lavoro dipendente, anche nei casi migliori dove ambedue i coniugi hanno uno stipendio, non ce la fa più a tirare avanti. E sono tantissime le famiglie a monoreddito con figli le cui condizioni toccano la soglia della povertà. Non solo non si risparmia, ma ci si indebita per vivere giornalmente. Le nostre imprese, a loro volta, sono assi preoccupate per il raffreddarsi del circuito finanziario. E anche se gli istituti di credito, nel recente incontro organizzato dalla Camera di Commercio e dalla Provincia, hanno garantito il loro impegno per non interrompere il supporto all’economia locale, nella realtà qualcosa s’è inceppato.

Il presidente ricorda il recente svolgimento della Conferenza sviluppo e innovazione nel corso della quale le categorie economiche e i rappresentanti dei lavoratori si sono detti alquanto preoccupati per quello che si sta registrando nella nostra area. Ed ha ricordato che solamente la coesione sociale deve farsi sentire nei momenti difficili contrastando l’egoismo che si è verificato ad esempio in un Comune del veneto nel quale si sono invitati gli stranieri che hanno perso il lavoro ad abbandonare il paese con in tasca un bonus per l’allontanamento.

Il presidente passa ad analizzare il comportamento del Governo che ha varato prima una manovra ‘di scarsa efficacia’, ‘senza alcun respiro strutturale’ e poi non ha presentato ‘un vero piano di rilancio delle opere pubbliche a partire dalle infrastrutture per i trasporti’ ‘Si parla – dice Fabbri – di 16 miliardi di euro per i lavori pubblici nascondendo però che la cifraè già presente nel bilancio dello Stato, sparsa in diverse voci e in gran parte costituita da fondi europei’.

Insomma, siamo in piena recessione. Ma il presidente Fabbri invita a reagire. E spiega che la Giunta provinciale propone un piano straordinario per il 2009 che nonostante i margini stretti, abia la priorità di un patto antirecessione fra tutti gli attori pubblici e privati nel nostro territorio a favore deelle famiglie e delle imprese. Si tratta di un fondo aggiuntivo di 500 mila euro di risorse fresche.

‘Vorremmo operare – dice il presidente – su precise direttrici: rafforzare le azioni di solidarietà attiva verso i lavoratori coinvolti dalle crisi aziendali; sostenere con vantaggi reali le famiglie a partire dalla casa, dalla scuola e dai trasporti pubblici; contribuire a utilizzare al meglio i fondi regionali per la non autosufficienza rivedendo le stesse priorità dei piani di zona; e sul fronte delle imprese irrobustire i perscorsi di garanzia per il credito, utilizzando l’esperienza Confidi e il nuovo fondo di 50 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione per favorire la liquidità di breve periodo del sistema economico’.

Una proposta coraggiosa che pensa anche alla Provincia del futuro che vedrà sintomatici cambiamenti anche nell’organizzazione degli uffici e delle funzioni di governo.

In prospettiva resta il forte impegno verso l’edilizia scolastica, la viabilità, le infrastrutture di livello strategico.

Il presidente della Provincia rileva l’accresciuta sicurezza e fruibilità delle strade provinciali, il miglioramento dell’edilizia scolastica, dell’aeroporto, della fiera, dei congressi, dell’università.

‘Nei quattro anni e mezzo di attività amministrativa – aggiunge Fabbri – gli investimenti con risorose proprie della Provincia, quelli spesi non quindi quelli impegnati che sarebbero ovviamente superiori, ammontano a oltre 55 milioni di euro di cui oltre 23 nelle infrastrutture, 17,7 nella viabilità, 15 e mezzo nell’edilizia scolastica’.

Il presidente si chiede poi in cosa consista il lascito di questi anni.

‘La prima è il ruolo di Ente pubblico guida che la Provincia ha assunto nel territorio locale.

Come non ricordare i tanti atti di integrazione e sussidiarietà fra pubblico e privato nell’ambito sociale su scuola, casa, assistenza, integrazione e nell’ambito economico per l’Agenzia di Marketing e le compagini societarie di Fiera e Aeroporto, tanto per far degli esempi, sottoscritti o favoriti su iniziativa della Provincia. La seconda è l’aver fatto crescere la cultura della sostenibilità come riferimento obbligato per tutti gli attori pubblici e privati.

Pensiamo cosa ha voluto dire il lavoro fatto sul PTCP o sul Piano dei Rifiuti e come questo lavoro stia innervando tutta la pianificazione dei nostri venti comuni; e ancora scendendo di scala cosa stanno facendo lievitare le tante azioni per gli acquisti verdi negli alberghi, per il bagnino sostenibile, per la filiera corta fra prodotti tipici e mercato, per la raccolta differenziata, per l’uso di fonti energetiche rinnovabili. La terza cosa buona che va messa sul braccio della bilancia è l’aver irrobustito il fisico competitivo del territorio riminese. Lo ho già detto un’altra volta, il nostro ‘zampino’ è stato decisivo per la scelta del Palacongressi di Rimini, per il sostegno delle politiche di sviluppo della Fiera, per il rilancio dell’Aeroporto’.

Fabbri ricorda anche i temi nazionali: la Statale 16 è arrivata al progetto definitivo. Stesse valutazioni valgono per la Terza corsia che vedrà l’inizio lavori fra qualche mese. ‘Sul Trasporto Rapido Costiero – dice Fabbri – stiamo svolgendo un’intensa attività di coordinamento con la consapevolezza della funzione strategica che il trasporto pubblico di massa ha per tutta la Costa Romagnola, da Ravenna a Cattolica. Vogliamo collegare in un unico disegno di mobilità i centri turistici, la fiera, i palacongressi, i parchi tematici, i luoghi di attrazione urbana’.

Citazione obbligata anche per il grande evento della Notte Rosa e, dietro ad esso, gli altri eventi che sono diventati, a partire sempre dalla Notte Rosa, dei prodotti turistici come il Moto GP, il Capodanno, il Fitness.

Ma il presidente vuole anche analizzare le cose meno buone, gli obiettivi mancati.

‘Cito alcuni temi sui quali non abbiamo fatto quanto avremmo voluto. Inizio dalla qualità dell’aria e la contestuale disciplina del traffico privato. La Conferenza dei Sindaci, con il nostro ruolo di cerniera fra programma regionale e piani locali, aveva deliberato nel 2005 una impegnativa piattaforma di azioni rivolte a tagliare i picchi di inquinamento dell’aria in alcune ore della giornata e in alcune zone particolarmente trafficate. C’erano in ballo non solo regole più attente da rispettare, a partire dal bollino blu, ma anche soluzioni innovative che dovevano trovare posto nei piani del traffico a livello comunale. Poco si è creduto, poco si è fatto per mettere mano ad un problema che aggrava ogni giorno che passa la salute dei cittadini e il livello di qualità del nostro sistema turistico.

Pessimo, inoltre, non essere riusciti a far partire l’importante progetto di riorganizzazione della logistica urbana per tutta l’area di Rimini Nord, nonostante i corposi finanziamenti regionali, col risultato che le forniture di prodotti alle attività commerciali e turistiche avvengono con automezzi obsoleti che ad ogni ora attraversano i centri urbani e la fascia turistica, creando non pochi intoppi sia alla viabilità che alla qualità dell’aria’. Un altro tema ‘negativo’, il Trasporto Pubblico Locale e un altro è il mancato decollo del Fondo Provinciale di Perequazione a favore dei piccoli comuni collinari persino inserito nel Ptcp.

IL TEMA ALLEANZA CON BOLOGNA

La mancata alleanza con Bologna su Fiere, Congressi, grandi eventi, aeroporti pesa molto al presidente Fabbri. ‘L’avevamo scritto a chiare lettere nelle dichiarazioni programmatiche di Mandato. Rimini e Bologna sono le vere porte che collegano la nostra regione al mondo, per le infrastrutture che possiedono, per le caratteristiche geografiche e soprattutto per la ricchezza di beni culturali e relazionali che esse presentano: università, cultura, turismo, fiere, congressi, grandi eventi, moda, costume. Lungo il grande sistema metropolitano della via Emilia le spine di connessione (le porte usb – universal serial bus) con la rete del mondo globale sono Bologna e Rimini. Rimaniamo convinti perciò, come sempre abbiamo detto, che sia necessario procedere con un’alleanza strategica fra le due città. Alleanza che farebbe maturare tante risorse di scala, a partire dalle fiere, e accrescere, in uno schema metropolitano, la forza competitiva dei due territori e dell’intera Regione. Purtroppo se fino ad ora pochi passi sono stati compiuti in questa direzione, nonostante l’atteggiamento positivo del sindaco Cofferati, lo si deve alla miopia di una classe dirigente bolognese, ferma, che guarda al passato sperando in una centralità da tempo scomparsa’.

Infine i ringraziamenti: al consiglio ‘che nelle occasioni calde di confronto sul bilancio ha sempre avuto un atteggiamento leale e responsabile, anche quando si è diviso in maniera dura. Va sottolineato che in questa aula l’interesse del mandato ricevuto ha sempre prevalso sugli interessi particolari, ha volte legittimi nell’ottica del singolo consigliere. Ciò fa onore alla serietà della politica’.

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