Soroptimist : Intaratara design, gioielli dal Ruanda

Soroptimist : Intaratara design, gioielli dal Ruanda

Intaratara design, gioielli dal Ruanda
Inaugurata la mostra di gioielli confezionati con fibre vegetali intrecciate, frutto di un progetto Soroptimist per dare lavoro e prospettive di futuro alle donne ruandesi
Non darmi un pesce, insegnami a pescare. Ma dove andare a pescare in un paese dilaniato dalla guerra fratricida degli anni Novanta? La parola magica è stata: intaratara. Ovvero, l’antica tecnica di intreccio di fibre vegetali con cui le donne ruandesi realizzano piccoli oggetti quotidiani. Trasformare questa sapienza ancestrale, senza alcuna valenza economica, in produzione di gioielli per un mercato internazionale è stata la sfida raccolta dal Soroptimist di San Marino, con la collaborazione del corso di Design della nostra Università.
Dalle prime impegnative elaborazioni realizzate dagli studenti con entusiasmo ed inventiva e due workshop in loco, che hanno coinvolto numerosi sponsor e che fanno parte del progetto Atelier Rwanda, sono così nati i gioielli “AR” in fibra naturale presentati prima in una mostra a San Marino, quindi alla Biennale di Venezia 2010.
Dal 2013 saranno esposti in sede permanente al Museo Etnografico Nazionale di Butare, come omaggio alle donne ruandesi.
Con il sostegno della Commissione Sammarinese per l’UNESCO, della disponibilità economica derivante dal mercatino di Natale presso l’Ambasciata d’Italia in San Marino e del contributo del club di San Sepolcro dell’Unione Italiana, nel 2011 il club di San Marino ha promosso, insieme al club di Kigali, presso il Centro di formazione e accoglienza San Marco, nato dalla collaborazione di numerosi club d’Europa, la fondazione della cooperativa artigianale denominata AGATAKO che, sotto la guida della designer Alice Cappelli, ha prodotto la collezione Ndi, con la quale si è aggiudicata il primo premio come miglior cooperativa di artigiane in Rwanda.
Ora questi gioielli, bellissimi e originali, testimonianza di una cultura tribale e allo stesso tempo raffinatissima, sono in mostra fino al 20 di settembre presso la Galleria della Cassa di Risparmio, in Città. Dal 2013 saranno esposti in sede permanente al Museo Etnografico Nazionale di Butare, come omaggio alle donne ruandesi.
Ad inaugurare la mostra sammarinese, sabato pomeriggio, accanto alla presidente del Soroptimist di San Marino Maria Teresa Righi, oltre alle autorità sammarinesi, Kathy Kaaf presidente del Soroptimist International di Federazione Europea, Flavia Pozzolini presidente dell’Unione Italiana, Jeanne d’Arc Murekatete  presidente del club di Kigali e Bettina Scholl Sabbatini soroptimista del Lussemburgo che ha seguito questo progetto sin dalla sua nascita.
Ma la sfida vera, come ha detto la presidente del Ruanda, è che da quest’anno la cooperativa femminile si autosostenterà con la produzione e la vendita dei gioielli.
Grazie ad altre donne, le donne di Butare hanno imparato a pescare.
Ma per il Soroptimist di San Marino le sfide non sono finite. E’ già pronto il biglietto di Natale, con un’opera di Leonardo Blanco, con la cui vendita si andranno a realizzare altri progetti.
San Marino 3 settembre 2012

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