Leggendo sulla stampa la proposta di legge di 5 Consiglieri tesa a favorire l’avvicendamento all’interno del Congresso di Stato, Sottomarino dichiara il suo sostegno a tale iniziativa pur volendo chiarire alcuni elementi di grande importanza.
Condividiamo il bisogno di svecchiare il Congresso e in tal modo eliminare l’accentramento di potere in poche mani: come giustamente scritto, questo eviterebbe che la cittadinanza consideri il singolo politico, investito del potere congressuale per decenni, come il referente dei propri interessi personali.
Tuttavia il passo ci pare monco.
A nostro avviso (i principi su cui si basa Sottomarino puntano molto in questa direzione) l’avvicendamento e la temporaneità nei ruoli dovrebbero valere anche per la permanenza in Consiglio Grande e Generale.
Chiunque rivesta ruoli politici (ma più in generale sociali) deve sottostare ad un limite di permanenza di dieci anni: sia esso congressista, consigliere o dirigente della Pubblica Amministrazione.
Essendo rivolta unicamente al Congresso di Stato si corre il rischio che qualcuno possa pensare che la proposta di legge inoltrata da Andrea Zafferani, Matteo Fiorini, Gian Nicola Berti, Maria Luisa Berti e Federico Bartoletti sia volta solamente a “liberare dei posti” in Congresso cui loro stessi potrebbero ambire. Da puro sospetto di un conflitto di intesse potrebbe divenire certezza reale.
Sosterremo quindi questa proposta di legge, come un primo passo incompleto verso un rinnovamento che i burocrati partitici (spesso attaccati ai centri di potere per ambizione personale o interessi poco chiari) non favorirebbero mai in altro modo.
Esortiamo però i cinque Consiglieri in questione a fare anche il passo successivo, conseguenza logica di questa presa di posizione, mettendo in discussione anche sé stessi e il proprio ruolo. Se una persona è capace ed ha competenza, dieci anni sono sufficienti per incidere in maniera significativa sulle sorti del Paese che si contribuisce a dirigere: in caso contrario, anche 50 anni non servirebbero a nulla, se non a tessere legami con i poteri economici (edilizia, finanziarie ecc. ecc.) per fini che esulano dalla ricerca del bene per la nostra Repubblica.
Movimento Sottomarino
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