Stefano Caringi a Fabio Di Vizio sul gruppo olandese T-GCG interessato a Smib

Stefano Caringi a Fabio Di Vizio sul gruppo olandese T-GCG interessato a Smib

PROCURA  DELLA REPUBBLICA  DI FORLI’
Procedimento Penale
n° 1670/2008-21 R.G.N.R.
Audizione di
CARINGI STEFANO
del 07-04-2010
Si procede all ‘audizione di CARINGI STEFANO.
PUBBLICO MINISTERO: Oggi è il 7 di aprile dell’anno 2010, ore 15:22. Siamo presso il Palazzo di Giustizia di Forli, presso la stanza del Dottor Fabio Di Vizio.
Si procede nell1 ambito del procedimento penale 167012008.
Si dà atto dì procedere anche a fonoregistrazione digitale.
Sono presenti i Pubblici Ministeri Dottor Marco Forte e Dottor Fabio Di Vizio, che procedono personalmente alla redazione del presente verbale, assistiti dal Dottor Claudio Cagnini dirigente della Squadra Mobile, dal Tenente Donato Ungaro, dal Maresciallo aiutante Sauro Carfagna, nonché alla presenza del Dottor Giancarlo Ferruccini nominato Consulente Tecnico nell’ambito del presente procedimento.
E’ comparso il Dottor Stefano Caringi, che è già noto all’Ufficio ed è stato già generalizzato in altri atti di questo procedimento.
  (…)

 

CARINGI STEFANO: Un caso che è stato piuttosto eclatante, diciamo per le modalità, e quindi veramente è andato un po’ al di là della semplice pressione, è il caso dell’acquisto del controllo di una banca di San Marino, che è la SMIB, ex Banca del Titano, da parte di una società olandese.

PUBBLICO MINISTERO: E’ collegato alla SMI dove c’è l’indagine della Procura di Roma?
CARINGI STEFANO: No, non c’entra nulla. Questa è la SMIB, San Marino International Banlc, ex Banca del Titano.
Una società olandese che si chiama T-GCG mi sembra, è una sigla un po’ particolare, ci ha proposto l’acquisto del pacchetto di controllo praticamente al 100% di questa banca.
PUBBLICO MINISTERO: Questo in che periodo?
CARINGI STEFANO: Mi sembra nel luglio del 2009. Noi abbiamo più volte chiesto, così come previsto dalle regole dell’istruttoria per l’acquisto del controllo delle banche, informazioni a questa società in merito all’attività che svolge. Ci ha dichiarato di fare attività finanziaria, però non meglio documentata. E in particolare se fosse soggetta al controllo dell’Autorità di vigilanza olandese, perché questo avrebbe comportato sotto il profilo istruttorio problematiche diverse, nel senso che doveva essere fatto un accordo per lo scambio di informazioni della vigilanza e quant’altro.
Nonostante le nostre insistenti richieste di avere dettagli sull’attività…
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PUBBLICO MINISTERO: E’ un po’ quello, scusi la banalizzazione, che pone il problema fra Italia e San Marino sotto quel profilo.
CARINGI STEFANO: Certo, è esattamente lo stesso.
PUBBLICO MINISTERO: E’ la stessa cosa. Avreste chiesto agli olandesi, che hanno un canale se no non posso autorizzare…
CARINGI STEFANO: Quindi praticamente sono passati vari mesi e, nonostante le nostre insistenze, ci veniva data sempre documentazione assolutamente poco trasparente e ambigua.
Non si riusciva nemmeno a capire con chiarezza se e in che misura fosse soggetta ai controlli dell’Autorità di vigilanza olandese.
PUBBLICO MINISTERO: Non potevate avere un rapporto diretto con quella olandese dicendo “Ma questa T-GCG che e o s è?”.
CARINGI STEFANO: Noi abbiamo sempre cercato di farei dare da loro la documentazione, anche per capire la serietà di queste persone. Ci avevano dato una documentazione assolutamente poco chiara.
Ecco, proprio in relazione a questo noi abbiamo avuto delle fortissime ed esplicite insistenze da parte di Gatti affinché dessimo questa autorizzazione. Siamo stati accusati di fare un ostruzionismo burocratico a suo parere ingiustificato. In particolare c’è stato uno seontro.
PUBBLICO MINISTERO: Chiedevate delle cose anche voi dottor Caringi… Volevate sapere…
CARINGI STEFANO: C’è stata una riunione con Bossone, Papi e il sottoscritto presso il Ministro Gatti.
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PUBBLICO MINISTERO: In che periodo?
CARINGI STEFANO: I primi di dicembre, se non ricordo male.
PUBBLICO MINISTERO: Quindi la situazione stava precipitando in quel momento, voglio dire. Perché anche l’altra vicenda è sostanzialmente a fine anno.
CARINGI STEFANO: Sì, noi abbiamo citato gli ultimi casi.
PUBBLICO MINISTERO: All’inizio del mese di dicembre c’era la riunione nell’ufficio di Gatti?
CARINGI STEFANO: Di Gatti,
PUBBLICO MINISTERO: E vi partecipa lei, Bossone e Papi?
CARINGI STEFANO: Si, e ad un certo punto io ribadisco.
PUBBLICO MINISTERO: Lui vi dice…? Dico rozzamente, ma il concetto è questo.
CARINGI STEFANO: Dice “Secondo noi questa operazione deve essere fatta. Così facendo andiamo anche a risolvere i problemi della SMIB”, problemi che a noi per la verità non risultavano assolutamente.
PUBBLICO MINISTERO: Però loro avevano un intelligence separata.
CARINGI STEFANO: Io ho fatto presente che non potevamo dare questa autorizzazione, perché non avevamo le informazioni sufficienti. Alché Gatti mi ha accusato esplicitamente di difendere altri interessi. Io gli ho chiesto…
PUBBLICO MINISTERO: A cosa facesse riferimento.
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CARINGI STEFANO: Io ho detto “Lei mi sta dicendo che sono disonesto”. Lui mi ha detto “Sì, le sto dicendo che è disonesto”. Io mi sono alzato e me ne sono andato.
Poi sono rimasti Papi e Bossone e il Segretario Gatti sembra che abbia (mi è stato riferito) insinuato che noi fossimo condizionati diciamo dal desiderio velleitario di non fare entrare banche straniere su San Marino; motivazione che non mi risulta a s sol u t a mente.
PUBBLICO MINISTERO: Lì è cominciata a venire fuori questa cosa che lei è una sorta di spia, di quinta colonna.
CARINGI STEFANO: Lì era un pezzo che ero una spia…
PUBBLICO MINISTERO: Se la porta dietro da anni.
CARINGI STEFANO: Comunque noi sostanzialmente abbiamo tenuto duro, nel senso che non abbiamo accettato queste pressioni.
A questo punto la parte ha rinunciato all’operazione. Diciamo che è stata una pressione molto forte, molto diretta e molto esplicita.
PUBBLICO MINISTERO: Voi non avete capito niente di chi c’era dietro questo soggetto olandese? O avete capito che qualcuno?
CARINGI STEFANO: In realtà, ci sono stati dati dei bilanci assolutamente poco chiari. Quello che ci ha stupito è che faceva capo ad una persona fisica, di cui non ricordo il nome, che si è presentata a San Marino.
PUBBLICO MINISTERO: Era olandese?
CARINGI STEFANO: Olandese, dicendo che era un finanziere. Ma dai bilanci, peraltro molto scarni, venivano messe
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in evidenza cifre astronornichc, quindi talmente rilevanti che non riuscivamo a capire comc una struttura di quella portata finanziaria…
PUBBLICO MINISTERO: Si interessasse alla SMIB.
CARINGI STEFANO: A parte quello, credo fosse in grado sostanzialmente di portarci un dirigente, un commercialista, un esponente che ci riuscisse a spiegare le domande facilissime che facevamo.
Quindi ci è sembrato che ci fosse un atteggiamento diciamo di scarsissima trasparenza. Lì ci siamo fermati.
PUBBLICO MINISTERO: Lei ricorda qual era il valore della quota? Nel senso: quanto ci avrebbe messo di soldi questa società olandese per comprarsi la banca? Perché si comprava la banca.
CARINGI STEFANO: Mi sembra di ricordare che avrebbe pagato la banca quasi il doppio dcl proprio capitale.
PUBBLICO MINISTERO: Che ammonta?
CARINGI STEFANO:A circa 10, il milioni.
PUBBLICO MINISTERO: Quindi 20, 25 milioni?
CARINGI STEFANO: SI. Diciamo che abbiamo osservato che era un prezzo troppo alto. Nemmeno le banche italiane quotano due volte. Non quota più nessuno in questo momento due volte.
PUBBLICO MINISTERO Dott. FORTE: A meno che aveva bisogno di una testa di ponte San Marino.
CARINGI STEFANO: Già di fatto su San Marino in buona parte il segreto bancario è stato fortemente ridimensionato, quindi
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tutto questo interesse per una banca sammarinese a quel prezzo ci sembrava oltremodo sospetto.
PUBBLICO MINISTERO: Ma davvero è stato così ridimensionato, Dottore?
CARINGI STEFANO: Io direi di sì. Non è totalmente eliminato, però diciamo che, se non regge più fiscalmente…
PUBBLICO MINISTERO: Ma realmente fiscalmente la situazione con l’Italia non è ancora allineata, nel senso di uno scambio di informazioni.
CARINGI STEFANO: No, però…
PUBBLICO MINISTERO: Quando entrerà a regime, quando l’accordo entrerà.
CARINGI STEFANO: Però la modifica della normativa sul segreto è tale per cui…
PUBBLICO MINISTERO: Appena viene fatto questo accordo, poi il sistema dovrebbe funzionare.
CARINGI STEFANO: Sì. Quindi il mercato credo che questo recepisca.
Noi siamo stati sempre particolarmente attenti a valutare negativamente offerte troppo alte, perché troppo alte può significare che ci sono interessi. A suo tempo per la Banca del Titano, la SMIB è la vecchia Banca del Titano…
PUBBLICO MINISTERO: Che era stata vittima essa stessa diciamo di una sorta di crack finanziario, o qualcosa del genere.
CARINGI STEFANO: SI. Praticamente aveva perso tutto il proprio patrimonio con delle perdite diciamo su crediti notevolissimi, e all’epoca fu fatta un’asta per vendere.
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PUBBLICO MINISTERO: Però mi scusi una cosa, continui, l’ho interrotta.
CARINGI STEFANO: Ripeto, all’epoca fu fatta un’asta e noi in questa asta abbiamo cercato di favorire l’offerta più bassa piuttosto che quelle più alte, perché quelle più alte, anche se erano quelle che consentivano allo Stato di ripianare meglio il deficit che si era dovuto accollare, ritenevamo che più fosse alta e più fosse sospetta.
PUBBLICO MINISTERO: Qui addirittura era il doppio del patrimonio.
CARINGI STEFANO: Sì. Secondo noi era troppo alta.
PUBBLICO MINISTERO: Oltretutto in una situazione in cui, da quello che ho capito, banche che venivano a comperare banche sammarinesi non è che ce ne erano tante.
CARING1 STEFANO: Ripeto, un motivo di sospetto, un motivo di perplessità era dato dal prezzo, ma soprattutto dal fatto che in maniera molto pervicace si rifiutavano di darci le informazioni.
PUBBLICO MINISTERO: Ma quando voi facevate queste considerazioni, che paiono essere di buonsenso e di lettura piana, nel senso che dice “Guardi, vi abbiamo chiesto informazioni e non ce le danno. I bilanci sembra che sia una multinazionale, ma in realtà non si sa neanche che esista in rerum natura. Ci pagano il doppio di quello che vale la banca, la cosa non vi sembra un po’ sospetta?”. Io immagino che questo discorso l’avrete fatto poi in questa riunione.
CARINGI STEFANO: Sì, certo.
PUBBLICO MINISTERO: Che cosa vi dicevano?
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CARINGI STEFANQi Le sto dicendo, che perseguivamo altri scopi.
PUBBLICO MINISTERO: Ma così, secco?
CARINGI STEFANO: Assolutamente sì.
PUBBLICO MINISTERQ: Non c’era nessuna interlocuzione? Nessuno dicendo “No, ma guarda che ci hanno dato assicurazioni, noi abbiamo contatti con qualcuno”. No?
CARINGI STEFANO: Le sto dicendo che sono stato accusato di perseguire scopi personali su questa cosa.
Io ho troncato la discussione, mi sono alzato e me ne sono andato.
PUBBLICO MINISTERO: Le sto chiedendo se, oltre a questa cosa, c’era il riferimento a qualcosaltro, cioè dicendo “Ma no, noi stiamo prendendo contatti diretti con il Governo olandese, la cosa la stiamo seguendo”.
CARINGI STEFANO: Assolutamente.
PUBBLICO MINISTERO: Siccome loro facevano queste richieste parallele, da quello che capisco.
CARINGI STEFANO: Quello che è del tutto evidente è che chi faceva queste pressioni aveva degli interessi.
PUBBLICO MINISTERO: Queste sono considerazioni che evidentemente…
CARINGI STEFANO: Non so di che natura, comunque c’erano interessi molto pressanti.
PUBBLICO MINISTERO: E diciamo che questa I-GCG a San Marino non ci è arrivata per i motivi che stavamo spiegando. Chissà se ci arriverà un giorno? A questo punto tutto è possibile.
E poi qual è l’ultimo? Se c’è un ultimo.
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CARINGI STEFANO: Poi c’è un altro caso che è marginale. Invece il caso più eclatante, in parte credo anche legato alla mia vicenda, è il caso dell’ispezione sulla Banca Partner.  (…)

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