Stefano Elli di IlSole24Ore: L’ombra di Kafka su ‘Criminal minds’

Stefano Elli di IlSole24Ore: L’ombra di Kafka su ‘Criminal minds’

 IlSole24Ore di sabato 21 maggio 2016

Procedimento complesso

L’ombra di Kafka su «Criminal minds»

Nel processo riminese per corruzione tra Italia e San Marino, il giudice sposta l’udienza per arrivare alla prescrizione

 Stefano Elli

È rarissimo che un Tribunale fissi un’udienza in una data che «fori» a bella posta i termini della prescrizione, e che lo faccia dichiarando di «assumersene la responsabilità». Ecco perché quando il presidente del col- legio del Tribunale di Rimini ha fissato al 3 novembre prossimo l’udienza del processo «Criminal minds» (iniziato il 29 gennaio 2015) pm e avvocati presenti hanno pensato di avere capito male.
La brutta vicenda coinvolge 14 imputati tra cui un sottufficiale della Guardia di Finanza, il maresciallo aiutante Enrico Nanna, imputato (tra l’altro) per corruzione per aver condotto una lucrosa attività di spionaggio industriale per conto della Karnak (società sammarinese dell’imprenditore locale Marco Bianchini) utilizzando a piene mani le banche dati in uso agli apparati investigativi del Corpo per scopi tutt’altro che istituzionali. Nanna, stando agli accertamenti eseguiti dagli stessi finanzieri riminesi, ha svolto indagini non autorizzate su 88 persone fisiche, 33 persone giuridiche e 15 targhe di autovetture, in una vera e propria attività di dossieraggio a esclusivo beneficio dei suoi committenti. Paradossalmente è proprio sua la posizione che andrà a godere dei maggiori benefici della salvifica “campanella” prescrittiva. Il pm Davide Ercolani ha tentato di fare desistere il presidente del collegio Massimo Di Patria, 53 anni, casertano, un passato da sostituto procuratore. Ercolani si è reso disponibile a procedere a tappe forzate, e ha chiesto al presidente di fissare un fit- to calendario di udienze utile per giungere a sentenza in tempo, ma il giudice è stato irremovibile. Dunque prescrizione sarà. Anche perché i (supposti) reati sarebbero stati commessi quando ancora non erano entrate in vigore le nuove norme sulla corruzione (2012 e 2015) che, aumentando sensibilmente le pene, avrebbero dilatato gli intervalli temporali della decadenza del reato. E con la prescrizione verrà a mancare ogni possibilità di ristoro per le parti civili: coloro che hanno subito i maggiori danni dalle arbitrarie indagini eseguite dal sottufficiale in nome e per conto del suo committente estero.

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