Su e adesione all’Unionre Europea

Su e adesione all’Unionre Europea
Leggiamo oggi le dichiarazioni del Segretario di Stato  Marco Arzilli in merito ad una presunta volontà di adesione all’Unione Europea da parte dell’intero Governo per il quale viene espressa una ferma convinzione. La seduta del Consiglio Grande e Generale che si apre domani costituisce un vero e proprio banco di prova per testare le reali volontà della maggioranza a questo proposito, dal momento che è infatti presente un apposito comma in cui il Governo riferirà circa le trattative con l’Italia e con l’Europa nonché ci si dovrà pronunciare sull’istanza d’Arengo che chiede di presentare formale richiesta di adesione all’UE.
A nostro avviso su questo tema non ci sarebbe molto da dibattere poiché il Governo ha scelto di recepire lo specifico quesito referendario in proposito e l’accoglimento di questo non si presta a interpretazioni o strumentalizzazioni. È anzi particolarmente incredibile che fino ad ora il Governo abbia disatteso il solenne impegno che si era assunto solennemente di fronte al Paese, mettendo in evidenza come questo fosse solamente un escamotage per evitare il referendum, tanto è vero che, all’indomani del 27 marzo, cioè dopo lo scampato “pericolo”, il Patto ed il Segretario agli Esteri sono vergognosamente tornati sui loro passi dicendo che non avevano alcuna intenzione di richiedere l’adesione.
Se, come si ipotizza, la maggioranza boccerà anche questa Istanza d’Arengo presentando magari un ordine del giorno che propone altre cose, ci troveremo di fronte ad una nuova presa in giro dei Cittadini, nonché del Collegio Garante che ha dato forse troppo credito alle promesse del Governo, poiché verrà introdotto nel nostro ordinamento un nuovo principio, ovvero che per evitare un referendum basta promettere che si farà quanto richiesto per poi rimangiarsi tutto una volta evitato il voto.
A nostro avviso non ci sono ragioni per l’atteggiamento arrogante ed ottuso del Patto per San Marino e del Segretario agli Esteri e non ci sono terze vie rispetto ad una richiesta che ha riscontrato un così grande consenso nei Cittadini: si deve inviare immediatamente la richiesta di adesione all’UE, da cui poi si avvierà un lungo processo che ci porterà ad un confronto diretto con le istituzioni europee. Ogni altra strada è solo un tentativo di gettare fumo negli occhi ai Sammarinesi dopo averli scippati del diritto di esprimersi facendo finta di accogliere la loro richiesta.
Sinistra Unita ritiene che il rispetto della volontà popolare sia, come si usa dire oggi, un valore non negoziabile, e che non si possa ridicolizzare in questo modo un istituto democratico come il referendum, a maggior ragione quando ci troviamo di fronte ad una così grande opportunità per il Paese come l’adesione all’Europa, una vera e propria svolta a fronte del pantano in cui ci ha cacciato questa maggioranza irresponsabile.
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