Sul grave momento politico

Sul grave momento politico

Alla fine del periodo estivo ed in corrispondenza della ripresa dei lavori consiliari e della attività politica, vista la portata dei problemi in campo, con la realtà economica e produttiva del Paese profondamente scossa dai cambiamenti indotti da una realtà internazionale in una fase di profonda mutazione, San Marino si trova di fronte ad un passaggio innegabilmente inedito e particolarmente impegnativo.
A fronte della esigenza di interventi necessari ed improrogabili al fine di mantenere la struttura economica sammarinese capace di continuare a generare ricchezza e benessere a cui i sammarinesi, i lavoratori, le imprese hanno contributo nel tempo con di impegno e sacrificio, si sta invece assistendo da parte delle istituzioni ad un balletto di annunci e di risultati mancati che non può che disorientare chi ha a cuore le sorti del Paese.
Piuttosto che informare e coinvolgere ai vari livelli i cittadini sui passaggi e i cambiamenti che il nostro sistema dovrà compiere per continuare a valorizzare gli elementi caratteristici della nostra sovranità in corrispondenza con le nuove esigenze di trasparenza e in ottemperanza alle nuove regole a livello globale, si insiste da parte del Governo e della maggioranza sullo stanco ritornello delle eredità ricevute.
Piuttosto che ricercare la migliore condizione di sostegno e di supporto ai cambiamenti rispetto alle organizzazioni dei lavoratori e delle imprese, attraverso una accompagnata azione di conoscenza e di ascolto, i Segretari di Stato protagonisti non trovano di meglio che apparire e fare apparire risultati che al momento non contengono alcuna solidità, passando disinvoltamente da posizioni demagogicamente contrarie ad ogni cambiamento fino a pochissimo tempo fa, alle attuali posizioni in cui pur di sottoscrivere accordi, anche penalizzanti si è disposti a cedere su ogni livello.
Si annunciano conferenze stampa che da risolutive diventano infauste, si rilasciano interviste che finiscono per produrre una immagine pubblica di un sistema in fase di smobilitazione piuttosto che in fase di impegno serio per lo sviluppo, e soprattutto si evita il confronto vero sulle direzioni di marcia che il contenuto degli accordi determinerà.
I cittadini hanno capito che ormai quel che è fatto è fatto, e se le cose stanno davvero così allora gli stessi cittadini devono sapere e conoscere, senza attendere oltre.
Se gli accordi sono stretti non c’è ragione di tenerli ulteriormente nascosti. Se i testi non saranno resi pubblici allora significa che dobbiamo aspettarci ancora altro, magari accordi, a latere, magari inconfessabili promesse riservate, magari segrete intese verbali, che non possono che preoccupare ulteriormente i sammarinesi.
Il Psd ritiene imprescindibile che i prossimi passaggi consiliari siano caratterizzati dalla disponibilità del Governo di rendere consci e attivamente partecipi i cittadini degli impegni e delle prospettive che attendono il Paese, attraverso la completa conoscenza degli atti.
Nei passaggi difficili le istituzioni e la politica devono essere capaci di comunicare e coinvolgere tutto il Paese, attraverso occasioni dirette di contatto di dialogo e di ascolto. In questo senso le forze di opposizione hanno la possibilità di offrire il loro fondamentale contributo.
A tal proposito, e anche alla luce di diverse recenti riflessioni, il Psd intende valorizzare quelle voci che ritengono necessaria una azione di opposizione forte, organizzata, lucida, ragionata e determinata, garantendo il proprio attivo e convinto impegno affinché già dai prossimi giorni siano realizzate nel Paese le iniziative più attese ed utili a questo scopo.

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