Sull’oscuramento del sito, Marco Severini

Sull’oscuramento del sito, Marco Severini

 Giornale.sm si è sempre contraddistinto in questi anni come un giornale libero che ha il coraggio di fare inchieste, scoprire sentenze dubbie, scoperchiare vasi di pandora, pubblicare documenti riservati, denunciare consiglieri della Repubblica di San Marino, essere irriverente nei confronti dello status quo mafioso.
Questo ovviamente da fastidio! Evidentemente chi in questo momento vorrebbe affossare il Giornale.sm (e non ci riuscirà) ha letteralmente paura che lo stesso pubblichi documenti scottanti e scopra immonde realtà. La voce che gira è che siamo pericolosi. Ma è vero! La pericolosità è data dal pubblicare cose vere, che si vuole tenere nascoste.
Ma noi continueremo, anche con il sito oscurato (e questo la dice lunga sulla paura che si possa pubblicare altre cose), magari spostando i server in America.
Chi ha mai attaccato le cose negative che questo Tribunale sta facendo? Vi ricordate il caso Millo? e quando abbiamo parlato e scritto del caso Marsili? Abbiamo pubblicato immediatamente ed in prima pagina la notizia dei conti correnti ”italiani” di Stolfi & Gatti! Chi ha scoperto che la Vanessa Muratori aveva pagato la monofase ridotta per l’acquisto della sua autovettura in quanto intestata non a lei ma ad un operatore? e per questo minacciato dalla stessa! Mi risuona ancora nelle orecchie quel ”ti stanerò in Consiglio”, affermazione che è stata oggetto di una querela nei suoi confronti e che giace ferma (è la verità) dal Settembre scorso in Tribunale! Chi ha trattato per giorni la questione del pianista in Commissione Finanze? Chi ha parlato e scritto, anche se lui si è arrabbiato, della Barca dell’amico Rossi? Chi ha sottolineato che Foschi difendeva gli alti stipendi di Banca Centrale? Ma questi sono solo alcuni casi che abbiamo trattato, e lo abbiamo fatto in maniera bipartisan. Chi ci segue lo sa.
Evidentemente questo da fastidio e l’astio verso di noi può essere umanamente anche comprensibile, ma a noi non può che farci piacere, in quanto vuol dire che stiamo facendo bene il nostro lavoro e continueremo a farlo in questo modo.
Si è parlato di violazione del segreto d’ufficio, che a me non riguarda non essendo ne un pubblico ufficiale ne un Gendarme. Difatti questo procedimento non mi vede indagato. Si è parlato di violazione del segreto istruttorio. Come scritto al Comandante Selva, io non sono al corrente che sia stato aperto un fascicolo inerente l’arresto del Vallefuoco. Ho chiesto per mail anche a Selva se era stato aperto, il quale non rispondendomi probabilmente non lo sapeva neppure lui. La lettera della Pierfelici è molto probabile che non faccia parte di nessun fascicolo processuale. Almeno che io sappia. Mi sono offerto di togliere immediatamente tutti gli articoli relativi alla lettera se il Comandante Selva mi avesse confermato l’apertura di un fascicolo. Nessuna risposta. Ed allora non l’ho tolto, ed ho resistito alle richieste della Gendarmeria. E’ per questo che hanno oscurato il sito.
Nel caso specifico i nomi sono stati pubblicati e subito, alcuni minuti dopo, al ricevimento della telefonata del Comandante Selva sostituiti con le X. Lo stesso Selva, in un’altra mail ci ringrazierà di averlo fatto così prontamente e di aver collaborato con loro.
Il blogger Vallefuoco – non ce lo vedo – non ha fatto in tempo nemmeno ad aprire il computer.
Ma soffermarci, su questo aspetto – legittimamente per carità -, è un po come gettare fumo negli occhi di chi legge. Speriamo che non lo facciano per non spostare l’attenzione su qualcosa di grave.
Tutti sanno che il luogotenente sammarinese di Vallefuoco, gira ancora tranquillamente nelle strade del Titano. E mi volete dire che questo non riferisce tutto al suo vecchio amico? Vallefuoco sapeva probabilmente tutto quello che era successo prima di noi giornalisti! Questa può essere verosimilmente la verità!
Il fatto abnorme e più grosso è che si è preferito oscurare la libera stampa (il pericolo non vi era più in quanto avevamo tolto i nomi con delle X) anziché catturare un mafioso. Questa è la verità. Poi senza più un motivo o dopo che l’eventuale pericolo era terminato. Perché lo si è fatto? Cosa conteneva la lettera della Pierfelici che i sammarinesi non potevano leggere? Perché si vuole sempre oscurare tutto?
Anche il Sole 24 ore questa mattina ha pubblicato questo fatto da vera e propria dittatura, prendendo un po in giro la Repubblica della Libertà. Ed il giornalista mi ha chiesto un incontro per capire come sono andate le cose, per poi fare – evidentemente – un altro articolo più approfondito.
Questo è l’esempio di come a San Marino vanno le cose. Colpa della Gendarmeria, colpa del Tribunale non sta a me dirlo ne mi importa. Noi facciamo i cronisti! e diciamo sempre come stanno le cose. Anche in maniera brutale.
Certo però è lampante di come il Tribunale sia fermo, preso più dalle cause per assegni a vuoto e per le diffamazioni che per i reati più gravi.  Nel momento in cui c’era da essere reattivi non si è dimostrato tale, e comunque i risultati (la cattura del camorrista Vallefuoco) non ci sono stati. La domanda che tutti si fanno è: Ma perché l’ordine di cattura non è stato emanato tempo fa? Perché si è aspettato così tanto?
Ma, facendo il nostro lavoro, indagheremo anche su questo. Indagheremo come libera stampa….se ci metteranno nelle condizioni di farlo e non ci oscureranno più il sito per non farci scrivere (siamo arrivati a questo!) e informare, anche con l’aiuto dei colleghi, i sammarinesi di come stanno le cose.
Buona giornata
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm

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