Super black list. San Marino parrebbe rassegnato

Super black list. San Marino parrebbe rassegnato

A scongiurare l’inserimento della Repubblica di San Marino nella super black list di cui all’art. 36 della Manovra Correttiva italiana, avrebbe dovuto bastare la nuova legge sull’abolizione dell’anonimato societario, varata ai primi di giugno (‘Disposizioni per la conoscibilità degli assetti proprietari effettivi delle Società di diritto sammarinese’).
Legge in cui però rimaneva il paravento delle fiduciarie.
Proprio a causa delle fiduciarie in agosto Cristina Bartelli prevedeva la presenza di San Marino addirittura in cima a detta super black list che il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha il compito di varare.

Il colpo di grazia alla speranza sammarinese è poi arrivato nei giorni scorsi a Roma dopo la riunione congiunta Commissioni Esteri Italia – San Marino con l’appendice
Teodoro Lonfernini – Tremonti: ‘Vada a prendere in giro qualcun altro ‘.

A proposito di detto art. 36, ha detto sabato il Direttore di Banca di San Marino, prof. Vincenzo Tagliaferro: ‘Se San Marino venisse confermato in black list è possibile che le fiduciarie italiane non siano più autorizzate ad avere un rapporto continuativo con le banche sammarinesi.
Ed oggi queste fiduciarie stanno custodendo titoli ed attività di italiani che hanno attuato il rimpatrio giuridico.
Se non avessero più autorizzazioni, dovremo restituire quei soldi all’Italia: sarebbero almeno 5-600 milioni di euro’
(Francesca Biliotti, Corriere Romagna – San Marino)

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