Tony margiotta (SU): ‘E’ ora di agire: basta attese, basta parole…’

Tony margiotta (SU): ‘E’ ora di agire: basta attese, basta parole…’

Bene, finalmente dopo tre mesi dalle elezioni e due mesi dall’insediamento del nuovo governo, dopo l’ipotetica “invasione cinese” e illazioni/attacchi da oltre confine, ci si è seduti a quel famoso “Tavolo dello sviluppo”. Tavolo con la finalità di trovare soluzioni immediate e a lungo termine, per uscire al più presto da questo “pantano” in cui il Nostro Paese si trova da diverso tempo. Un primo passo verso quel nobile lavoro che la politica ha la responsabilità di svolgere per risanare e far ripartire la nostra Repubblica. Ma forse non è ben chiaro al governo lo stato in cui si trova ora San Marino, in questo preciso momento. Servono risposte subito, immediate. Risposte rivolte a tutti quei cittadini e lavoratori che si trovano in totale difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro, ma soprattutto dell’impossibilità a trovarne altro. Forse il governo non sa che in questo momento ci sono 30 famiglie che vivono sotto la soglia della povertà, costrette a chiedere aiuto presso la sede della Caritas di San Marino, per il semplice motivo che non riescono a sfamarsi fino a fine mese. Qualcuno potrà pensare che il numero di questi casi non è rilevante, per un paese civile come il nostro questo fenomeno è inaccettabile, ripensando poi al tenore di vita di qualche anno di San Marino è un abominio. Senza contare poi a tutte quelle famiglie, ragazze madri, padri separati, giovani neo laureati, pensionati costretti a chiedere aiuto ai propri familiari sempre per i medesimi motivi , non si trova lavoro, non si arriva a fine mese.

Ci dobbiamo adoperare per garantire una “vita decorosa” per quei cittadini e per quelle famiglie in netta difficoltà, attraverso strumenti studiati ad hoc.

Sinistra Unita sta organizzando incontri con i partiti e le confederazioni sindacali per trovare una soluzione condivisa su un ammortizzatore sociale come può essere il Reddito di cittadinanza, per garantire un salario minimo di sopravvivenza in questa fase di difficoltà del nostro paese.

Forse il governo non sa che in Repubblica abbiamo questo tipo di situazione: 1331 disoccupati e 301 aziende chiuse solo nel 2012 , quasi una al giorno (dati drammatici, impensabili fino a qualche anno fa), e le prospettive non danno segnali di cambiamento, anzi.

Dobbiamo creare condizioni per far ripartire il lavoro, subito. Si sta parlando di riformare e rivedere il Mercato del lavoro per poter dare incentivi maggiori a chi ha intenzione di investire e creare lavoro a San Marino. Come la storia insegna, gli incentivi sono uno strumento insufficiente e non sempre positivo, chiediamo invece che si creino al più presto le condizioni per un imprenditoria seria, quindi riforma della giustizia, eliminazione della discrezionalità e della corruzione, snellimento della burocrazia, solo così San Marino assieme alla sua fiscalità potrà essere appetibile da imprenditori/investitori seri.

Non è accettabile usare il Mercato del lavoro come merce di scambio con chi ha intenzione di aprire realtà lavorative a San Marino. “Meno diritti e licenziamenti facili” non possono portare imprenditori/investitori di qualità. Credo sia più importante iniziare a lavorare su una nuova immagine di San Marino con nuove regole, più trasparenti e più limpide, cercando di cancellare quell’immagine di covo per evasori e per mafiosi, come molti ci dipingono oltre confine. Non possiamo più accettare di essere considerati come “luogo” dedicato al lavaggio di denaro “sporco” di dubbia provenienza.

Un paese con regole sane porta economie sane. E’ ora di agire…. Subito.

 

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