Tremila persone a San Marino in piazza per lo sciopero generale

Tremila persone a San Marino in piazza per lo sciopero generale

La piazza non è bastata a contenere la marea degli oltre tremila lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina, durante lo sciopero generale indetto dalla CSU per l’intera giornata. Infatti, molti lavoratori, non potendo trovare posto in Piazza, si sono disposti nelle vie adiacenti. È stata dunque straordinaria la risposta dei lavoratori e dei cittadini che hanno aderito all’invito allo sciopero generale, dando vita ad una grande manifestazione di popolo. Il corteo è stato aperto da un bambino di 11 anni con un cartello al collo con la scritta: “E noi che futuro abbiamo?”
Forte e chiaro è il messaggio che i manifestanti hanno indirizzato ai membri del Consiglio Grande e Generale. La finanziaria va cambiata all’insegna dell’equità, impostando un nuovo modello di sviluppo basato sul lavoro e la trasparenza! Ed è proprio la parola equità che ha fatto da leit motiv alla manifestazione. Tutti i manifestanti hanno sollevato cartelli con questa parola all’indirizzo di Palazzo Pubblico.
I lavoratori, i pensionati, i giovani e le famiglie non ci stanno a vedersi addossare tutto il peso della crisi e del disavanzo pubblico sulle loro spalle, come vorrebbe la finanziaria 2011 del Governo, con misure come, ad esempio, la tassa addizionale sull’IGR del 15%, o la tassa sui servizi e sulle assicurazioni, senza contare l’annunciato aumento delle tariffe delle utenze domestiche, a partire dal 1° gennaio 2011. Alla crisi si risponde con politiche di equità, attraverso una riforma che chiami a pagare le tasse chi non lo ha mai fatto, ovvero le categorie di lavoratori autonomi, al cui interno vi sono anche fasce che dichiarano redditi da 1 a 5mila euro… È semmai su queste categorie che va applicata l’eventuale tassa addizionale! Importante è anche tassare gli immobili sfitti, le abitazioni di lusso e le concentrazioni immobiliari.
Nel suo intervento, il Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini, tra le altre cose, ha detto: “Siamo qui oggi per sostenere il lavoro, per dare speranze ai giovani. Per non doversi vergognare di essere sammarinesi. Noi siamo la parte sana del paese, noi siamo per uno sviluppo che si basi sul lavoro e sull’onestà. L’economia perde il 12% di PIL, il nostro sistema perde ogni giorno credibilità e posti di lavoro, e il Governo sta a guardare! Non sono stati capaci di isolare coloro che hanno rovinato il paese. Nella finanziaria non c’è nessuna traccia di politiche di sviluppo e di sostegno al lavoro. Solo tasse per i lavoratori e i pensionati, tagli e indebitamento per il futuro. A fronte di minori entrate per 185 milioni, si risponde con 155 milioni di debiti per coprire la spesa corrente. È necessaria l’equità fiscale per sostenere lo sviluppo. Bisogna far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate! Per gli autonomi i redditi dichiarati non possono essere inferiori a 25mila euro! Si tassino le prime case con rendite superiori a 1.500 euro, e si faccia una patrimoniale sugli immobili sfitti e inutilizzati. Abbiamo fermato il paese, abbiamo dimostrato che il paese senza di noi, senza il lavoro non va avanti! Tutti ne devono tenere conto!”
Ha affermato il Segretario Generale CDLS Marco Tura: “La crisi economica internazionale, è stata causata dalla speculazione: ma gli speculatori ci sono anche a San Marino, e hanno aggravato ancor più le difficoltà creando anche una crisi di sistema. Gli speculatori sono anche nella politica ma, soprattutto, sono nel mondo degli imprenditori, che hanno dettato alla politica questa legge finanziaria. La minaccia più grave è data dalle totale assenza di equità: infatti nella finanziaria le tasse sono previste solo per chi le tasse le ha sempre pagate, ossia i lavoratori dipendenti. Ci piacerebbe veder pagare solo coloro che hanno ridotto San Marino in questo stato; è ora che comincino ad assumersi le proprie responsabilità di fronte al fisco chi si è arricchito con il sistema San Marino. Se il Governo non si assumerà la responsabilità di essere arbitro giusto nel rappresentare tutti equamente, se non ci sarà giustizia, allora il futuro della nostra gente sarà incerto come nei periodi più tristi della nostra storia.”
Dopo la manifestazione i responsabili della CSU hanno incontrato a Palazzo Pubblico i capigruppo consiliari. I dirigenti sindacali hanno illustrato nel dettaglio le proposte e le richieste di modifica alla legge finanziaria 2011, sottolineando il grande sostegno ricevuto dalla marea di lavoratori che si sono astenuti dal lavoro e hanno riempito Piazza della Libertà. Al termine dell’incontro i capigruppo consiliari hanno assunto l’impegno di farsi portavoce presso il Congresso di Stato affinché, nella stessa giornata di oggi, l’Esecutivo si renda disponibile ad incontrare la CSU, affinché possa essere modificata sostanzialmente la legge finanziaria.
14/12/2010

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