Al Tribunale della Repubblica di San Marino sarebbe arrivata, da Bologna, una ulteriore rogatoria riguardante l’avv. Livio Bacciocchi, agli arresti domiciliari a Riccione su disposizione della Procura di Milano (concorso
in bancarotta fraudolenta) ed accusato, a quanto pare, a San Marino, di appropriazione
indebita.
Lo scrive Anna De Martino di Nuovo Quotidiano Cronaca di San Marino.
E’ dalla Procura di Bologna (Dda) che proprio a fine marzo, il 30, arriva una delle rogatorie internazionali a carico di Livio Bacciocchi, avvocato sammarinese agli arresti domiciliari a Riccione, per un’altra storia. Stavolta si indaga per estorsione aggravata e il nome di Bacciocchi compare insieme a quella di alcuni esponenti, Bruno Platone e Francesco Vallefuoco, arrestati del clan. La vittima è l’imprenditore sammarinese, M.B., le iniziali, vittima di estorsione. Ma se un cerchio si chiude, ce n’è un altro che si presenta: il rapimento lampo non sarebbe infatti riconducibile a M.B, ‘salvato’, grazie agli arresti Vulcano. Ma a un professionista sammarinese rimasto invischiato e che in qualche modo doveva dar conto di alcune somme per così dire ‘opache‘.
Vedi quanto detto a suo tempo da Roberto Alfonso,
procuratore capo di Bologna.
Marino di N. Montebelli