“Ultime giornate in Consiglio sono significative della totale incapacità di maggioranza e governo”

“Ultime giornate in Consiglio sono significative della totale incapacità di maggioranza e governo”

“La cronaca delle giornate di giovedì e venerdì in Consiglio Grande e Generale, se non fosse tragica e significativa della totale incapacità della maggioranza e del Governo di assumere decisioni sensate, sarebbe una barzelletta della quale ridere per tutte le vacanze, magari augurandosi un 2022 migliore”.

Lo scrive Repubblica Futura in un comunicato. “Veloce riepilogo. Sul finire del comma comunicazioni, il Segretario Ciavatta, dopo le innumerevoli critiche all’ennesimo decreto Covid emanato in tutta fretta dal Governo, si precipita in aula (prima non era riuscito perché impegnato a difendersi in un processo in Tribunale, come abbiamo appreso dalla stampa) per “tranquillizzare” tutti. Il succo della sua comunicazione: la situazione è drammatica, fuori controllo, e serviranno nuove misure restrittive perchè l’ospedale è al collasso. Nel frattempo diventa di dominio pubblico l’ennesima delibera del Congresso di Stato per spendere oltre 20.000 euro in una delle tante feste organizzate dal Segretario Pedini, che, non pago del clamoroso fiasco della scappatella festante a Dubai, evidentemente con Ciavatta non ha un gran dialogo… ma il colmo si tocca in Consiglio.

In Ufficio di Presidenza, Repubblica Futura aveva richiesto il minimo delle misure di sicurezza per poter affrontare la lunga maratona del bilancio: cambio di sede, al Kursaal o dove fosse possibile, vista la totale inidoneità della sala del Palazzo Pubblico; evitare tirate di 16 ore filate date le condizioni igieniche generali che si vengono forzatamente a creare e data la difficoltà di sanificazione ed areazione. Ovviamente tutte richieste bocciate. Di più, bocciate con scherno, perché ad esempio il Capogruppo Gian Nicola Berti – dopo aver impedito la discussione del decreto Covid in aula, rendendolo così blindato ed attuativo fino a dopo le feste, e dopo aver aggiunto al titolo di avvocato dei Vip anche quello di virologo – ci ha spiegato che il rischio vero si sarebbe annidato nel continuo andirivieni dal Consiglio alle famiglie, dunque meglio tirare dritto per un giorno o due… alla faccia del distanziamento, della sanificazione, dell’igiene e del buon senso.
Ma il carico da novanta lo ha messo il Segretario di Stato Gatti che ha pensato bene di venire in aula con evidenti sintomi “influenzali” e, sollecitato più volte ad andare a casa, ha resistito stoicamente fino al mattino.

Anche in questo caso la domanda è molto semplice: una persona in queste condizioni potrebbe recarsi a scuola, in ospedale, al lavoro? No! Per buon senso e perché è vietato dai decreti adottati dal Governo (che evidentemente valgono per tutti, tranne che per il Governo!). E così ecco che nella serata di venerdì un trafelato Segretario Ciavatta è costretto a comunicare che sì, ci sono stati casi di positivi ed altri sono in via di accertamento (quando si dice la sfortuna!!!).

Insomma, Governo e maggioranza, non solo non riescono minimamente ad affrontare l’ennesima emergenza Covid ma pare si impegnino in ogni modo per aggravarla.

Dei temi trattati in Consiglio non diciamo nulla per carità di patria, perché è sufficiente leggere la finanziaria ed ascoltare il dibattito per capire il vuoto pneumatico che ispira il Governo ormai rimbrottato da tutti, anche da parti della maggioranza che lo sostiene.

Davanti a un quadro così disarmante di incapacità e di colpevole inadeguatezza, Repubblica Futura sta valutando ogni iniziativa più idonea da intraprendere e si appella a tutta la Cittadinanza perché faccia sentire anche pubblicamente la sua voce, ringraziandola per le ormai centinaia di messaggi che ci arrivano per chiederci di tenere duro e di impegnarsi per archiviare definitivamente questo aberrante quadro politico.

Aberrante anche nelle ultime dichiarazioni del Segretario Pedini quando denuncia che il green pass non è stato una grande soluzione, ci comunica che si chiude tutto “per rimanere aperti il più possibile” (sic!) e si lamenta perché non si è lavorato per aumentare il numero dei posti in terapia intensiva fino a 25 letti. Ma gestiti da chi? Da lui, dal suo staff e dal personale dell’ufficio turismo? Precisiamo che per gestire 25 postazioni in terapia intensiva occorrerebbero una cinquantina di anestesisti e oltre un centinaio di infermieri…
Quando si dà aria alla bocca senza avere idea di ciò che si dice, quando il cervello non è collegato alla lingua, il risultato sono dichiarazioni di questo tipo. Aberranti, appunto”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy