Nelle prossime ore è attesa l’ufficialità ma intanto l’operazione “rollover” può dirsi conclusa: la Repubblica di San Marino ha rinnovato il proprio debito pubblico.
In serata si riunirà il Congresso di Stato per emettere il Decreto legge necessario all’emissione, poi nei prossimi giorni sarà convocato il Consiglio Grande e Generale per la ratifica.
Da quanto si apprende l’ammontare del debito è di 350 milioni di euro con scadenza a poco meno di 4 anni, nel 2027, mentre il tasso di interesse si attesta al 6,5%.
Se da una parte in questo modo il Titano ha la sicurezza di ripagare i 340 milioni di euro di titoli emessi a febbraio del 2021, dall’altra non si può certo esultare per gli interessi che occorrerà pagare (nel 2021 erano la metà) come per la scadenza che resta molto breve.
Dal punto di vista politico il passaggio può essere spartiacque per la tenuta della compagine governativa. Raggiunto uno degli obiettivi principali di questo fine legislatura, c’è chi, infatti, potrebbe sentirli “libero” di staccare la spina. Che la tensione sia estremamente alta lo confermano il clima ed i toni di una recente riunione di maggioranza, in cui una forza importante ha minacciato di non appoggiare con i propri voti la ratifica del Decreto sul debito.
Davide Giardi