Upr: dibattito consigliare sul tema dei diritti civili in settembre

Upr: dibattito consigliare sul tema dei diritti civili in settembre

“Apertura al dibattito sui Diritti Civili”

Nel mese di settembre si svilupperà, nell’aula consiliare, un dibattito sul tema dei diritti civili a seguito della presentazione di una specifica Istanza d’Arengo voluta da un gruppo di cittadini.  L’Unione Per la Repubblica è per favorire, in prospettiva di questo passaggio istituzionale, la nascita di un tavolo di confronto capace di aprire finalmente una seria discussione sui diritti civili. Avanzeremo quindi la proposta di dar corso ad una sede istituzionale dove tutte le posizioni possano emergere con la massima dignità auspicando di trovare soluzioni possibili sull’estensione dei diritti civili. Da forza cattolico liberale, che trae il proprio riferimento nei valori fissati nel solco del popolarismo europeo partendo dalla piena centralità della famiglia intesa come unione tra un uomo ed una donna a cui occorre fornire strumenti nuovi ed adeguati per poter crescere e realizzarsi pienamente. Desideriamo interrogarci ed interrogare l’intera politica sulla possibilità di mettere in campo azioni utili ad aggiornare il nostro impianto normativo in linea anche con gli impegni assunti – da parte del nostro Stato – all’interno della comunità internazionale. I diritti civili e la libertà sono, infatti, le fondamenta di una società liberale. Le libertà civili sono la base della nostra prosperità e dobbiamo difenderle quando sono in pericolo. Vogliamo uno Stato che rispetti ed incoraggi le scelte individuali e mantenga la promessa che ciascuno e ciascuna ha l’opportunità di migliorare la propria vita.

William Giardi – Presidente Gruppo Consiliare Unione per la Repubblica

“I furti non sono un problema siamo un isola felice”

Resto perplesso di fronte ad alcuni passaggi di un comunicato stampa emesso dalla Gendarmeria. Sarei curioso di conoscere su quali dati si basa la teoria dell’isola felice e se il Governo approva quanto detto in un comunicato stampa. Dare dei consigli per aumentare la sicurezza dei cittadini è un atto normale ma affidarsi ai consigli per prevenire i furti nelle abitazioni con sistemi anti intrusione (vedi antifurti) e comportamenti pericolosi da evitare (lasciare chiavi e documenti in auto) non mi pare un messaggio edificante rispetto alla presenza dello Stato nel controllo del territorio. La sicurezza del territorio è a mio parere un fattore fondamentale su cui investire risorse umane e tecnologiche e il valore a cui tendere non deve essere la media dei reati del circondario ma lo zero. Si devono inasprire le pene, intensificare le attività di vigilanza e prevenzione anche attraverso l’uso della tecnologia con telecamere, droni – allestendo anche delle postazioni fisse che presidino i confini 24 su 24 ore.

Siamo uno stato, la sovranità si esercita con il controllo del territorio che non si può lasciare al fa da te dei cittadini o cullarsi sulla teoria dell’isola felice su cui penso avranno qualcosa da ridere i cittadini che poco felici ai cui è stato perpetrato un furto. Lunedì in occasione della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, sicurezza e ordine pubblico, chiederò chiarimenti sulla vicenda anche perché stiamo attendendo il riordino dei corpi di polizia, fattore non secondario quando si parla di ordine pubblico e sicurezza. Le reazioni al comunicato da parte delle amministrazioni del circondario non sono un bel segnale e soprattutto non accetto che sul tema furti ci siano teorie relativistiche tipo isola felice. I furti devono essere stroncati altro che apparati antifurto.

Marco Podeschi Membro Commissione Permanente Affari Esteri – Gruppo consiliare UPR

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