L’Usl ha consegnato ieri pomeriggio alla Reggenza, ai Segretari di Stato e ai Consiglieri, una lettera in cui esprime tutta la sua contrarietà per non essere stata coinvolta nella firma del contratto industria tra Governo e CSU.
Per quanto riguarda specificatamente il Verbale di accordo emergono a
nostro avviso numerose criticità, qui di seguito ne riportiamo alcune:
-Le
39 ore di lavoro settimanali sono un modello vetusto, tutti i modelli
avanzati vanno verso le 30 ore per poter reinserire nel ciclo produttivo
più lavoratori. Il passaggio alle 39 ore potrebbe far “saltare” un
intero turno lavorativo creando nuova disoccupazione.
-Centoquaranta
ore di flessibilità sono sicuramente un valido strumento per ottimizzare
i cicli produttivi aziendali ma dovrebbero essere controbilanciate con
adeguata retribuzione e con la “Banca dello ore”.
-Gli aumenti
retributivi proposti non appaiono congruenti con quanto convenuto
nell’Accordo Tripartito del 9/7/2009 firmato anche dalle stesse CSdL e
CDLS: il Tripartito sanciva l’aumento del 3.70% (2009-2011), il Verbale
di accordo solamente il 2.665%, per le leggi in vigore vale il
trattamento di miglior favore per il lavoratore.
-Nell’allegato 1
del suddetto verbale “Festività” si ribadisce l’impegno assunto
dall’ANIS e dalla CSU volto a spostare alla domenica più vicina ben 3
festività previste dalla normativa vigente. Tale compito spetta
esclusivamente al Consiglio Grande e Generale. L’Istanza d’Arengo n.8
che includeva tale proposta, è stata respinta con 15 voti favorevoli e
36 contrari nel Consiglio di marzo 2012.