USOT contro l’ultimo Decreto anti-Covid a San Marino: “incomprensibilmente punitivo verso le attività del nostro settore”

USOT contro l’ultimo Decreto anti-Covid a San Marino: “incomprensibilmente punitivo verso le attività del nostro settore”

“USOT, come già rappresentato al Governo nei due incontri che hanno preceduto l’emanazione del Decreto Legge n° 3 del 2022, rimarca l’incongruità e l’irragionevolezza di quanto previsto per le attività economiche di somministrazione di alimenti e bevande che rappresentiamo in qualità di Associazione Datoriale riconosciuta dalla Legge e maggiormente rappresentativa degli operatori del Settore”.

Ed aggiunge: “Un Decreto Legge incomprensibilmente punitivo verso le attività del nostro Settore che, contro l’evidenza dei fatti, vengono individuate dal Governo come unica fonte di contagio e diffusione del virus. Un atteggiamento del Governo che si ripete dopo il disastro posto in essere l’inverno scorso quando, con frenetiche enunciazioni a colpi di Decreti Legge (n° 217/2020 e n° 221/2020), si è passati dalla totale liberalizzazione proclamata sui giornali nazionali italiani dall’Esecutivo poco dopo la metà di dicembre al sostanziale lockdown proclamato il 22 dicembre per bar e ristoranti. L’evidenza dei fatti, richiamata sopra, ha chiaramente (per tutti ma non per il Governo) evidenziato che la chiusura di bar e ristoranti ha favorito le cene, feste, adunanze a casa di privati con un picco di contagi rilevati poi, guarda caso, dalla metà di gennaio 2021 in poi.

Abbiamo provato in ogni modo a far comprendere al Governo che era assolutamente inaccettabile ed economicamente insostenibile che all’introduzione del Green Pass Rafforzato non venissero rimosse le pesanti limitazioni del distanziamento fra tavoli ed il numero massimo di persone (quattro) allo stesso tavolo. Imposizioni, inoltre, assenti in Italia e che non faranno altro che favorire la frequentazione da parte dei nostri concittadini dei locali della riviera piuttosto che i nostri. Inoltre, a fronte di queste pesanti limitazioni non è stato ipotizzato ne tanto meno previsto alcun tipo di aiuto o ristoro dopo quelli, sostanzialmente inesistenti, dello scorso anno.

Assolutamente inaccettabile ed incomprensibile come altre attività (ad esempio parrucchieri, centri estetici, palestre… ecc. ecc.) siano considerati dal Governo come luoghi talmente più sicuri che né per i clienti né tanto meno per i dipendenti/operatori esistono i pericoli di contagio o trasmissione presenti in bar e ristoranti.

La difficile situazione della sanità sammarinese non può essere giustificata da 15 ospedalizzazioni (3 terapie intensive) ed è ridicolo, se non ci fosse da piangere, pensare che punendo e penalizzando bar e ristoranti magicamente i nostri concittadini ritrovino centri sanitari e medici di base di nuovo efficienti.

Infine, troviamo assolutamente offensivo giustificare (o auto giustificarsi) provvedimenti privi di buon senso e visione politica, dietro al fatto che nei mesi estivi Hotel, Ristoranti e Bar “hanno lavorato”. Come se ci si dovesse vergognare se un’impresa ed un imprenditore riesce a lavorare, magari fare un utile, per investire nell’azienda e pagare le tasse. Tasse che servono soprattutto, purtroppo, per mantenere una macchina pubblica con una spesa corrente che rappresenta l’87% della spesa totale ed una assoluta mancanza, nella finanziaria per il 2022, di progetti infrastrutturali strategici per lo sviluppo del Turismo e dell’economia sammarinese in generale”.

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