Utenti di San Marino ancora vittime di truffe su carte di credito, le raccomandazioni della Gendarmeria

Utenti di San Marino ancora vittime di truffe su carte di credito, le raccomandazioni della Gendarmeria

Le truffe tramite carte di credito tornano a colpire i cittadini e i residenti della Repubblica di San Marino.

Il Corpo della Gendarmeria di San Marino conferma che, nell’ultima settimana, sono state denunciate nei suoi Comandi di Brigata, da parte di cittadini, numerose truffe concretizzate ai loro danni, al momento una quindicina.

Secondo quanto riporta San Marino Rtv la Guardia di Rocca ha ricevuto altre otto denunce. 

Come agiscono i malviventi?

Da un lato con il così detto “Phishing”, tramite l’invio massivo di messaggi SMS con mittenti che utilizzano in maniera fraudolenta le denominazioni di  intermediari finanziari e che presentano link da cliccare allo scopo di carpire informazioni personali e password riservate. In questo caso i truffatori riescono, tramite software, a simulare l’invio dal numero della banca.

Ma i delinquenti sono andati anche oltre: con altri strumenti tecnologici sono riusciti a simulare telefonate apparentemente provenienti da numeri degli istituti stessi, quindi con prefisso 0549. Viene chiamato “Vishing”.

In entrambi i casi i truffatori si fingono l’istituto di credito del truffato, comunicano un tentativo di frode e inviano un link con un home banking clone di quello reale nel quale viene chiesto di inserire i codici della carta o di cambiare password.

Chi cade nella trappola ed inserisce i propri dati, dà egli stesso le chiavi del proprio portafogli digitale.

A quel punto i malintenzionati possono disporre pagamenti per il massimo consentito dalla carta. Mediamente poche migliaia di euro ma c’è anche chi ha rischiato di perdere 9.000 euro in un colpo solo.

Ecco quindi i consigli della Gendarmeria:

Si invita a prestare la massima attenzione agli episodi di truffe telefoniche che abusano del nome degli istituti. Si ricordano ai cittadini alcune buone pratiche:

  • Non cliccare sui link ricevuti tramite messaggistica istantanea (SMS, WhatsApp, chat dei social media)

Gli intermediari non vi invieranno mai link se non esplicitamente richiesti dal cliente, come nel caso di cambi password;

  • Non fornire mai dati personali, password o dati di pagamento

Gli Istituti di Credito o di Pagamento posseggono già tutti i dati necessari e non hanno nessun motivo per chiedervi nuovamente di fornirli. Gli unici dati che potrebbero esservi richiesti sono al puro scopo di identificare telefonicamente il cliente e in nessun caso tra questi rientrano il numero della carta (PAN) o i codici autorizzativi (OTP);

  • Attenzione alle telefonate sospette

Se sospettate che il vostro interlocutore non sia realmente un operatore del servizio clienti, riagganciate la chiamata e contattate direttamente il servizio stesso. Il cosiddetto “Vishing” avviene modificando il numero del chiamante facendolo apparire come quello dell’istituto o del proprio servizio clienti. In ogni caso, sarà possibile verificare la veridicità della telefonata richiamando il servizio stesso.

Qualora si abbia il sospetto di aver subito una frode perpetrata con le citate tecniche, l’invito è a contattare personalmente e direttamente il proprio istituto per ricevere assistenza e avviare le eventuali procedure di sicurezza necessarie.

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