Vaccinazioni ai frontalieri al centro dell’incontro tra Comites e Ass. frontalieri Intemeli

Vaccinazioni ai frontalieri al centro dell’incontro tra Comites e Ass. frontalieri Intemeli

Vaccinazioni ai frontalieri al centro dell’incontro tra il Comites e l’Associazione frontalieri autonomi Intemeli

La questione dei vaccini ai frontalieri è stata al centro dell’incontro avvenuto in videoconferenza tra il vicepresidente del Comites San Marino, Alessandro Amadei, e il segretario dell’Associazione frontalieri autonomi Intemeli, Roberto Parodi, nella giornata di ieri, si legge in una nota congiunta diffusa dal vicepresidente del Comites San Marino  e dal segretariodell’Associazione frontalieri autonomi Intemeli.

In tale occasione il segretarioAssociazione frontalieri autonomi Intemeli, Roberto Parodi, ha espresso grande  soddisfazione  per  l’importante risultato raggiunto dalla Regione Liguria che a fine marzo  è riuscita a vaccinare ben 4.900 lavoratori frontalieri, il 70% del totale, organizzando una efficientissima macchina operativa a tutela della loro salute.

La situazione epidemiologica dell’estremo Ponente  e della Costa Azzurra è particolarmente delicata, al punto tale da rendere le probabilità di contagio molto elevata anche nelle aziende transalpine. Per questo motivo,  la Regione Liguria ha deciso  di intervenire  tempestivamente, istituendo in tempi stretti presso il Palabigauda di Camporosso, in provincia di Imperia,  un centro di vaccinazione contro il Covid-19 dedicato appositamente ai lavoratori che ogni giorno raggiungono le località francesi per questioni lavorative.

Avere incluso i frontalieri nelle categorie a rischio, a cui fornire assistenza sanitaria in via prioritaria, testimonia la forte attenzione della politica ligure nei confronti di un fenomeno strutturale del mercato del lavoro già da tempo provato dai contraccolpi economici della pandemia da coronavirus – ha dichiarato Roberto Parodi.

Allo stesso tempo, secondo il vicepresidente del Comites San Marino, Amadei, anche i 6.000 frontalieri di San Marino, che sono una grande risorsa per l’economia e lo sviluppo dei territori di confine, meriterebbero la stessa attenzione e lo stesso trattamento ricevuti dai loro colleghi liguri. In tale prospettiva, sarebbe il caso che la Regione Emilia Romagna e la Regione Marche  promuovessero ogni iniziativa, sociale, politica e sanitaria atta alla piena integrazione dei loro lavoratori frontalieri nei paesi confinanti, seguendo il modello della Liguria.

Perché in Liguria, soprattutto negli ultimi anni, il forte connubio tra l’Associazione frontalieri autonomi Intemeli e la politica ha favorito l’affermazione dei diritti e delle libertà sociali e civili dei frontalieri  e l’accrescimento del loro livello culturale e professionale. Ne è la riprova anche  l’istituzione della Consulta regionale per i lavoratori frontalieri e l’assessorato regionale con delega ai Rapporti con i Lavoratori Frontalieri che ha contribuito a rafforzare quel rapporto tra i frontalieri e la politica da sempre esistente.

 

Alessandro Amadei (vicepresidente del Comites San Marino)

Roberto Parodi (segretario dell’Associazione frontalieri autonomi Intemeli)

 

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