Valentini (San Marino, Finanze). Ok, anche se Tremonti e Befera tacciono

Valentini (San Marino, Finanze). Ok, anche se Tremonti e Befera tacciono

Il Resto del Carlino San Marino: Fiducioso il segretario alle Finanze Valentini dopo le parole di Frattini / «I rapporti con l’Italia stanno andando verso la normalit໫Adesso con l’Italia c’è un clima e non scordiamolo, una serie di fatti, che ci dice che i rapporti stanno andando verso la normalità».

Parole di fiducia e sguardo più disteso quello del segretario alle Finanze, Pasquale
Valentini
  il giorno dopo l’annuncio del ministro agli Esteri italiano, Franco Frattini, che la firma dell’accordo sulle doppie imposizioni entro la fine dell’anno ci sarà.Lo scenario per le comunicazioni ottimistiche è sempre quello del Meeting di Rimini che, ieri, ha chiuso i battenti.

Presente anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che non ha affrontato il problema San Marino ma questioni nazionali e addirittura sovranazionali. Come dire, la piccola Repubblica può aspettare ancora, ma le parole di Frattini sono bastate a rincuorare gli animi.

«I fatti ci stanno portando verso una reciproca fiducia — prosegue il segretario alle Finanze — conseguenti alla stipula di accordi che ci danno modo di avere davanti a noi un orizzonte e delle opportunità. Certo la cautela è d’obbligo ma è innegabile che lo scambio di informazioni, tanto per fare un esempio concreto, va nella direzione della rassicurazione di quanto San Marino sta realmente facendo».

Sembra quindi spuntare una luce in fondo al tunnel che ha quasi paralizzato la vita economica del Paese, specialmente dopo il decreto incentivi  voluto da Tremonti. Decreto sul quale sorvola Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate anche lui presente al Meeting.
Befera sottolinea il cambiamento di molte cose, ma anche di tante altre che devono essere messe ancora a posto. Il riferimento è all’evasione fiscale, per la quale il Titano è accusato di essere ancora terra di rifugio, anche se meno che in passato grazie ai ferrei controlli delle autorità — italiane comprese —. Non si pronuncia il direttore Befera sulla proposta del ministro Roberto Calderoli di inserire una tassa sull’evasione fiscale, ma non manca di porre l’accento sulla sproporzione tra la quantità di capitali occultati e quelli portati allo scoperto.
«Un serio recupero dell’evasione fiscale si scontra con un problema culturale: lo sdegno si leva solo sull’evasione degli altri», conclude Befera
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