Villa Manzoni: Il Conte Nani di Valfesina e le donne

Villa Manzoni: Il Conte Nani di Valfesina e le donne

Un uomo speciale dal cognome altisonante, degno del titolo nobiliare di: conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina; semplicemente Nani, per gli amici. Avvocato, console, ambasciatore, Cavaliere, commendatore. “E’ da sempre uomo impegnato in imprese ed iniziative private e pubbliche, ma tra queste privilegia decisamente quelle culturali” ha detto di lui Carlo Bo. L’arte come sua grande passione.

Passione genetica, che gli viene dalla famiglia, profondamente sentita e vissuta, che gli è valsa il premio “ Il sogno di Piero” ricevuto il 10 aprile 2010 da Vittorio Sgarbi, che lo definisce “gentile, disponibile, originale… una persona la cui esistenza è fondata sul paradosso”. Proprio il famoso critico d’arte italiano ha inaugurato il suo specialissimo hotel: l’Alexander Museum di Pesaro, un vero e proprio albergo-museo. Achille Bonito Oliva ha osservato come “ i Futuristi volevano uscire dagli Studi e andare a portare l’Arte tra la gente… mentre il Conte ha fatto di più! Ha portato la gente dentro le Opere d’Arte!.”

Sempre nel 2010, Nani è stato presente alla Biennale di Architettura di Venezia e poi al Museo della Scienza e della tecnica “Step 09”di Milano.

Un grande amore e una vita spesa per l’arte, irta di “tante bellissime difficoltà”. Da superare. O da evitare.

Sarà proprio lui, il conte Nani, ad inaugurare il salotto culturale di Villa Manzoni, giovedì sera, 24 aprile, alle ore 21. Tratterà un tema riconducibile a quella dimensione filosofica e poetica che è parte importante della sua poliedrica personalità: “Le donne nella storia”.

Il conte Nani, versatile, dinamico, sempre creativo, fa “cose mai viste” (così ama definire le sue opere), come i suoi famosi manichini sospesi fra il bene e il male, il volo e la caduta. Scrive cose mai programmate, perché sono frutto di un pensiero immediato e di ricordi da fissare sulla carta nel momento in cui affiorano da un lontano e tanto amato passato.

Sono talmente tante le cose che ha ideato nel corso della sua vita che leggendo il curriculum vitae, nel suo sito, …gira la testa! Un uomo eclettico che crea, scrive, compone, pubblica, allo scopo, come dice nella sua bellissima poesia Vorrei volare: “di lasciare le sue orme nell’arena prima del tramonto precoce”.

Un avvio importante per il salotto di Villa Manzoni, restaurata dall’Ente Cassa di Faetano con l’intento di offrire a San Marino una casa per l’arte e la cultura.

Ambiti a cui l’Ente Cassa di Faetano dedica tante delle sue energie, ritenendole un vero e proprio motore di crescita sia per un popolo che per un territorio.

Con questo progetto, l’ECF intende valorizzare quel bisogno di bellezza e profondità che vibra in ogni uomo, contribuendo anche a diffondere un’immagine di San Marino vitale ed attraente.

 

Per saperne di più

L’Ente Cassa di Faetano è la fondazione di Banca di San Marino, uno dei primi istituti bancari della Repubblica di San Marino e rappresenta la prosecuzione storica dei valori di promozione umana e sociale che animarono i fondatori nel 1920.


L’Ente opera oggi per favorire e promuovere lo sviluppo del paese in termini identitari, culturali ed economici. L’attività dell’Ente vede un impegno particolarmente intenso nei settori dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico del territorio, degli interventi umanitari e dello sport, con una particolare attenzione nei confronti delle giovani generazioni. Tra gli interventi più recenti: i due parcheggi multipiano per l’Ospedale di Stato, il restauro di Villa Manzoni.

La Villa, al confine di Dogana, era originariamente di proprietà dei Conti Manzoni Borghesi. Antica e ricchissima famiglia proveniente da Savignano sul Rubicone, i Manzoni Borghesi hanno dato a San Marino uomini di Stato e di grande cultura. La Villa, che un tempo era al centro di un’immensa tenuta agreste, venuta progressivamente inglobata dal processo di industrializzazione e urbanizzazione della zona, negli ultimi anni era stata soggetta ad un declino inarrestabile. Finché l’Ente Cassa Faetano, con un imponente investimento, l’ha riportata allo splendore per farne un centro per l’arte e la cultura. La mostra di documenti e reperti quattrocenteschi “San Marino tra Montefeltro e Malatesti” è stato il primo evento ospitato dal rinnovato edificio.

 

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