San Marino. Esche avvelenante, Rete: “denunciare eventuali ritrovamenti sospetti”

San Marino. Esche avvelenante, Rete: “denunciare eventuali ritrovamenti sospetti”

“Gli animali, specie quelli domestici che dipendono da noi, sono probabilmente gli esseri più indifesi e meno tutelati dalle Leggi, se consideriamo che le conseguenze delle azioni dell’uomo ricadono inevitabilmente su di loro”.

Si apre così la nota di Movimento Rete, che prosegue: “Dal 2011 ad oggi, il nostro territorio è stato purtroppo al centro di diversi episodi di abbandono di esche avvelenate che hanno ucciso molti cani ma nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine e la presenza di diversi sospettati, il responsabile (o i responsabili) non è mai stato individuato lasciando naturalmente l’amaro in bocca nella collettività”.

Il Movimento RETE, continua la nota, “ha sempre condannato la deplorevole azione del cosiddetto “killer dei cani” che in maniera subdola e vigliacca ha agito impunemente, per questo motivo in aula, RETE ha sostenuto l’adozione del decreto che sancisce il divieto a chiunque di preparare, miscelare, utilizzare, detenere, somministrare, e abbandonare esche e bocconi avvelenati.
In questo modo, oltre a creare un ulteriore deterrente per i malintenzionati, le Forze dell’Ordine e la cittadinanza saranno affiancati e supportati anche dalla Protezione Civile e dalle loro competenze”.

Inoltre, prosegue la nota, “il Movimento, durante la discussione consiliare, ha proposto un ordine del giorno a supporto del decreto appena emanato e condiviso all’unanimità dall’aula, che dà mandato al Congresso di Stato di predisporre un progetto di Legge per aggiornare l’articolo 282-bis del Codice Penale, affinché possano essere individuate eventuali lacune normative e valutare la necessità di aggiornare le pene previste per il reato di maltrattamento degli animali anche in base ad una diversificazione delle condotte e a seconda della gravità delle stesse.

Invitiamo la cittadinanza a denunciare e/o segnalare eventuali ritrovamenti sospetti per attivare il più velocemente possibile i controlli.
Nella speranza che episodi tanto vili quanto ingiustificabili non si ripresentino, cogliamo l’occasione per ringraziare i Corpi di Polizia, la Protezione Civile, l’UOS Sanità Veterinaria dell’ISS e soprattutto l’APAS che ha sempre tenuto alta l’attenzione sensibilizzando la cittadinanza sul tema”.

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