Dalle istituzioni di San Marino arriva una prima risposta all’azione criminale del famigerato (ma nessuno esclude siano più persone) killer dei cani.
Come preannunciato a Libertas dal Segretario agli Interni Elena Tonnini, è stata apportata una modifica al codice penale con l’obiettivo dichiarato di dare nuovi elementi agli inquirenti per non lasciare impunito il colpevole o i colpevoli.
Concretamente tramite il decreto-legge 2 marzo 2022 n.26,“Prevenzione da avvelenamento e norme per il contrasto al fenomeno dell’abbandono di esche e bocconi avvelenati”, è stato aggiunto all’articolo 282 bis del codice penale, su maltrattamento e abbandono di animali, il seguente comma: “La pena di cui al comma 1 – che punisce con l’arresto o la multa chi sottopone gli animali a strazio o sevizie – si applica altresì a chiunque, mediante esche e bocconi di cui siano vietati la preparazione, la miscelazione, l’utilizzo, la detenzione, la somministrazione, l’abbandono, provochi all’animale sofferenze, intossicazioni, lesioni o la morte”.
Il decreto inoltre sancisce che è “vietato a chiunque preparare, miscelare, utilizzare, detenere, somministrare, abbandonare esche e bocconi avvelenati contenenti sostanze nocive o tossiche, vetri, plastiche e metalli, materiale esplodente, o qualsiasi altro elemento che possa causare sofferenze, intossicazioni, lesioni o la morte del soggetto che le ingerisce”.
Per decreto inoltre viene previsto l’obbligo di segnalazione tempestiva ad un medico veterinario e alla Centrale Operativa Interforze per “chiunque rinvenga un animale deceduto o sofferente le cui condizioni si sospettino essere causate da esche o bocconi avvelenati o comunque chiunque sia in presenza di un animale che manifesti o abbia manifestato una sintomatologia riferibile ad avvelenamento”.