Terze dosi, andamento lento. “Così Rimini è più vulnerabile”
GIUSEPPE CATAPANO – Andamento lento. Rimini maglia nera in Romagna per numero di terze dosi. I dati dell’ultimo bollettino dell’Ausl dicono che Rimini conta 49mila somministrazioni. Poche, nel confronto con le altre province romagnole: Ravenna si attesta a oltre 79mila, Forlì-Cesena a 68mila (numeri aggiornati al 12 dicembre). Significativo il dato che riguarda gli over 80: 13.800 dosi booster a Rimini contro le 24mila di Ravenna e le 21mila di Forlì-Cesena. Numeri che vanno ‘pesati’ nel rapporto con la popolazione, ma che comunque restituiscono un’istantanea chiara: Rimini è ultima in Romagna per terze dosi somministrate. E non solo.Già, perché anche i dati complessivi sulla copertura vaccinale sono dello stesso tenore: nel Riminese il 79% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, contro l’86% di Forlì e Ravenna e l’85% di Cesena. E allora quale è la conseguenza di questo scenario? “Di certo – osserva Mattia Altini, direttore sanitario dell’Ausl Romagna – la vulnerabilità della popolazione diventa più alta, perché è meno protetta”. Tradotto: Rimini rischia più delle province vicine di fare i conti con un ulteriore aumento dei contagi. “I dati scientifici – continua Altini – dimostrano l’importanza della terza dose nel rafforzamento della risposta immunitaria. È fondamentale farla”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino