USGI sulla convenzione del governo con l’Agenzia Dire

USGI sulla convenzione del governo con l’Agenzia Dire

L’Unione Giornalisti Sammarinesi (Usgi) esprime forti perplessità per la scelta fatta dal Congresso di Stato relativamente alla comunicazione istituzionale e alla promozione dell’immagine di San Marino all’estero.

Mescolare, infatti, una attività di comunicazione istituzionale e quindi necessariamente di parte, con quella di informazione di una agenzia di stampa, che per definizione dovrebbe essere il più possibile obiettiva e asettica, rischia di minare il principio di imparzialità dell’informazione.

Se da un lato, infatti, è legittimo che uno Stato e un Governo curino la propria immagine e la propria efficacia comunicativa utilizzando i canali che ritengono più idonei, spetta però ai professionisti dell’informazione tutelare e garantire nei confronti degli utenti finali – nello specifico, trattandosi di agenzia di stampa, giornali, tv, altri media e di riflesso i cittadini-utenti – la maggiore obiettività possibile nella divulgazione delle notizie. Cosa, questa – visti gli intrecci palesati tra società di comunicazione (Della Torre 1 s.r.l.) cui l’Esecutivo si è affidato e agenzia di stampa (Dire) – che l’Unione giornalisti sammarinesi vede fortemente minata, ribadendo le sue inevitabili perplessità sull’opportunità e le modalità della scelta.

Discutibili, inoltre, le modalità di esautorazione della collega Clara Bastianelli che da anni si occupa dell’ufficio stampa pubblico, presentata ufficialmente come tale poco più di un anno fa in conferenza stampa del Congresso di Stato.

Ricordiamo, inoltre, che l’USGi assieme all’Ordine dei giornalisti di Bologna, in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale, ha da poco concluso un corso di indirizzo al giornalismo e alla comunicazione pubblica, durato circa quattro mesi. Il corso, a cui hanno partecipato 20 corsisti sammarinesi, era finalizzato “alla crescita professionale di cittadini di San Marino in questo settore”, citiamo la Segreteria di Stato all’Informazione. In questa circostanza non ci pare che il Governo abbia agito con questo spirito.

Il Direttivo USGi

Per conoscenza si cita uno stralcio della

“Carta dei doveri del giornalista degli Uffici stampa pubblici”
(Documento approvato dal Gruppo Speciale Uffici Stampa dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti
nella riunione del 26 febbraio 2002)

“L’ufficio stampa nel quale il giornalista opera va considerato come luogo nel quale si concretizza lo scambio informativo tra l’Istituzione e i cittadini. Tale scambio agisce nelle due direzioni: da un lato il giornalista “racconta” l’Ente, il suo modo di funzionare, dall’altro è portatore, all’interno dell’Ente, delle esigenze dei cittadini rispetto all’Istituzione di riferimento.
In questa funzione, il giornalista deve, in armonia con il dettato legislativo, dividere nettamente il compito degli altri soggetti previsti dalle norme di legge in materia di informazione e comunicazione da quello di operatore dell’Ufficio stampa, evitando situazioni di confusione nelle quali il dovere di informare in maniera obiettiva ed accurata può finire col configgere con le esigenze di una informazione personalistica e subordinata all’immagine”.

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