Anche per San Marino – presente con una società di autonoleggio ed una finanziaria – si complica il coinvolgimento nella indagine Il
Principe e la (scheda) ballerina nonostante la notizia diffusa ieri dal suo legale Alessandro Petrillo secondo cui Flavio Pelliccioni si sarebbe assunto la responsabilità di aver collaborato solo a una truffa – costruzione di una falsa fideiussione – senza nemmeno sapere di avere a che fare con la camorra.
Ieri Roberto Galullo di IlSole24Ore non è stato tenero: L’autostrada degli affari e del riciclaggio corre tra Casal di
Principe e San Marino.
Pare che Pelliccioni, nell’interrogatorio di ieri, non abbia negato di conoscere un altro personaggio di rilievo, Francesco Cavaleri.
A proposito di Cavaleri, si legge, fra l’altro, su Il Resto del Carlino Riccione: Nel corso dell’interrogatorio, Pelliccioni ha scagionato Francesco Cavaleri, un palermitano che bazzica in riviera, anche lui finito nel calderone dell’Antimafia. La sua firma, ha giurato, l’ha falsificata lui. Così come ha chiamato fuori la società di San Marino, estranea a tutto.
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