Da ottobre acqua ‘bollente’ in piscina «Per scaldarla servono 1,4 milioni»
A Riccione vogliono congelare le iscrizioni ai corsi. Al Garden temono che il governo imponga la chiusura per razionare il gas
Acqua bollente in piscina. Le aperture invernali sono a rischio. Parlare di costi alle stelle non rende più l’idea dei maxi aumenti che stanno arrivando e che arriveranno ai titolari degli impianti. A Riccione il gestore del servizio gas ha disdetto il contratto alla Polisportiva comunale, che ha in gestione lo stadio del nuoto. «E’ quanto sta accadendo un po’ a tutti – premette il presidente della Polisportiva comunale Giuseppe Solfrini -. Il 30 settembre sarà l’ultimo giorno, poi bisognerà cercare un nuovo gestore o comunque la migliore offerta sul mercato. Ma le proposte sono insostenibili ed è difficile trovare anche gestori pronti a fornirti il gas». Non serve prendere la calcolatrice per capire che il costo energetico sostenuto prima della pandemia da una struttura come lo stadio del nuoto era incredibilmente inferiore a quanto l’impianto si troverebbe a sostenere da ottobre in poi. «Prima della pandemia – riprende Solfrini – le bollette energetiche pesavano per circa 230mila euro annui (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino